20000 persone, nonostante tutto. I calciatori siano anzitutto uomini: non è finita, Avanti Salernitana!

11mila persone che hanno sottoscritto l'abbonamento a scatola chiusa, curva Sud sold out, 2500 giovanissimi provenienti da ogni parte della provincia, 400 bambini nei distinti e quello zoccolo duro che non abbandona mai la squadra. Nonostante l'ultimo posto e il rischio di scendere in campo con un distacco dalla zona salvezza addirittura superiore agli attuali 7 punti, la Salernitana potrà contare su un pubblico caloroso e numeroso.

Saranno circa in 20000 all'Arechi per una sfida da ultima spiaggia: stavolta non c'è alternativa, i granata hanno l'obbligo di vincere per rendere utili ed essenziali i prossimi tre scontri diretti contro Udinese, Cagliari e Lecce. Il dodicesimo uomo è pronto a trascinare la Bersagliera, a mettere da parte il comprensibile malumore post ko di San Siro che ha lasciato strascichi soprattutto a causa dell'atteggiamento imbarazzante assunto dai calciatori.

E proprio questo il tema principale: domani, retorica a parte e prima ancora del risultato, tutta Salerno merita di vedere un gruppo che giochi da squadra, che onori la maglia, che sudi la casacca, che incarni il sentimento popolare, che provi a vincerla con la testa ancor prima di scendere in campo. Senza personalismi, tenendo fuori chi non ha voglia di lottare per scrivere una pagina di storia. In campo e in panchina solo chi ci crede, chi sarà anzitutto "uomo" e poi professionista. Ritrovando la dignità sportiva persa in casa dell'Inter e, in parte, all'Arechi con l'Empoli.

Vorremmo vedere i giocatori che si aiutano a vicenda nelle difficoltà, una panchina che partecipa emotivamente, i veterani che trascinano, che si assumono responsabilità e che alzano anche la voce quando necessario. Questa Salernitana è consapevole che si gioca per davvero l'ultima occasione per dare un senso alla seconda parte del campionato? Il tempo delle chiacchiere è finito, la palla passa al campo. Il tifo può fare la differenza, a patto che ora sia la squadra a trascinare la sua gente. Quella che si sente "tradita", ma che non vuol proprio saperne di mollare.