Nelle idee dell'ex direttore sportivo Morgan De Sanctis doveva essere il giovane sul quale investire anche in prospettiva futura, pronto anche a sostituire un colosso come Lassana Coulibaly nel periodo d'assenza causa coppa d'Africa. Una partenza discreta, tuttavia, è stata seguita da un progressivo calo di rendimento, al punto che in tanti lo etichettano come uno dei giocatori meno bravi transitati da Salerno negli ultimi anni.

Eppure Legowski arrivò qui con l'avallo di Paulo Sousa e dopo una trattativa piuttosto lunga e laboriosa, con l'etichetta di predestinato e qualche presenza con la Nazionale polacca che arricchiva il curriculum nonostante la giovane età. In realtà abbiamo visto quasi sempre un giocatore poco combattivo, tecnicamente modesto, prevedibile, lento, impalpabile a prescindere  dalla collocazione tattica e accantonto dai vari allenatori anche quando la Salernitana era ormai retrocessa in B e si poteva dare spazio ai calciatori di proprietà.

Invece Martusciello prima e Raffaele poi lo hanno bocciato quasi subito e anche nei 45 minuti in C contro i ragazzini del Siracusa è stato in grado di prendere un voto al di sotto del 5, tanto per non rovinare la media. Unico acuto il gol contro l'Inter annullato per fuorigioco. Per il resto, salvo rarissime eccezioni, Salerno ha "ammirato" un mediano non pronto per il calcio italiano e che ora avrà un'opportunità all'estero per dimostrare il suo reale valore e per far capire di che pasta sia fatto. E' evidente che Legowski non abbia saputo ripagare la fiducia della dirigenza e della società e che ormai fosse considerato fuori dal progetto tecnico. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 02 settembre 2025 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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