Altro che "operazione zero abbonamenti". Ancora una volta si  è persa occasione per portare avanti una linea di pensiero univoca e utile a lanciare un messaggio chiaro alla società. Perchè se da un lato ci sono migliaia e migliaia di persone scontente dell'operato della proprietà e pronte a disertare per tutta la stagione, dall'altro c'è un dato che va in contrapposizione al clima di scetticismo e freddezza che si respira a Salerno.

Quando mancano ancora più di 10 giorni alla chiusura della campagna abbonamenti sono stati venduti 4400 carnet. In pratica lo stesso numero della passata stagione in cadetteria e dopo tre anni di A, due dei quali a livelli medio-alti. Certo, i prezzi sono stati vantaggiosi soprattutto per i vecchi abbonati, ma con società vincenti e che hanno dato davvero tanto alla piazza abbiamo assistito a diserzioni, proteste ed esposizione continua di striscioni dal contenuto non propriamente tenerissimo.

Come mai ora Salerno ha deciso di rispondere in massa, in quella categoria che grazie a Lotito, Mezzaroma e Fabiani apparteneva ad un passato remoto? Il dibattito sul web è aperto, le "fazioni" sono sostanzialmente due: chi ricorda che la maglia viene prima del presidente e che solo l'aiuto del pubblico può consentire di vincere il campionato e c'è chi ritiene che solo con un Arechi vuoto e incasso zero si sarebbe potuti arrivare ad un confronto col proprietario Danilo Iervolino.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 27 agosto 2025 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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