Se a Salerno città si tifa unicamente per la Salernitana, è noto che in provincia la situazione sia leggermente differente. Cava, Nocera, Pagani, Scafati - tanto per fare un esempio - hanno sempre manifestato maggior vicinanza ai colori azzurri sebbene anche da quelle parti non manchi una rappresentanza a tinte granata. Dalla parte opposta, invece, la Salernitana è seguita con grande affetto. Pontecagnano, Bellizzi, Battipaglia, Campagna, il Cilento sono da sempre innamorate della Bersagliera e solo i 10 anni vissuti tra fallimenti e serie inferiori ha portato a perdere quelle generazioni cresciute a pane e Lega Pro e che hanno preferito, di volta in volta, seguire la capolista della serie A.

Fermo restando che ognuno tifa per chi vuole e che ci sono migliaia di salernitani che si sono trasferiti in altre regioni o all'estero per motivi lavorativi, riteniamo che il potenziale della piazza sia - anche numericamente - immenso e ancora inespresso, al netto di uno zoccolo duro che ormai tocca le 15mila unità. Numeri top per chi lotta per non retrocedere da due anni.

Toccherà, dunque, a tutti alimentare questa passione e far sì che la provincia possa avvicinarsi sempre di più alla Salernitana. E' questione di identità, di appartenenza, di rispetto per le proprie origini. Sentimenti e valori tipici all'epoca del Vestuti e che ora vanno inculcati ai giovani, ai bambini, ai tifosi del futuro. Spetta ai genitori, ai supporters con i capelli bianchi, ma anche alla società che, l'anno prossimo e  magari con una curva Nord aperta, dovrà pensare ad una campagna abbonamenti ad hoc per le scuole, le scuole calcio, le associazioni, le cooperative sociali, le famiglie, ma anche per chi vive in zone piuttosto lontane della provincia e, di fatto, vanno in trasferta anche quando si gioca all'Arechi. 

Non sarà qualche bandiera azzurra qua e là o un gruppetto esiguo di turisti che vede la partita sulle scale del Duomo di Amalfi a cambiare la storia: la provincia conta oltre un milione di abitanti, vuoi che non ci siano almeno 100mila cuori granata? C'è da lavorare, questo è ovvio. Due fallimenti, la serie D con la maglia rossa e blu, la gestione vincente ma scarsamente coinvolgente targata Lotito, le televisioni e il salire sul carro di chi vince tradendo la propria identità sono dati oggettivi sui quali riflettere per regolarsi di conseguenza.

La curva Sud, con il suo strapotere, di nuovi tifosi ne sta avvicinando tanti. A Salerno e in provincia pulsa forte il cuore granata. Perchè un club di 20 persone che distribuisce 100 magliette azzurre o colora un quartiere di bianconero rappresenta, appunto, sè stesso. Le scene di giubilo per uno scudetto non cambiano la realtà dei fatti.

I supporters napoletani sono ovunque, è risaputo ed è un club che vanta un seguito mondiale di tutto rispetto. Ma questo non vuol dire che in provincia prevalga l'affetto per i partenopei a scapito della vera, prima realtà calcistica cittadina e di una delle più belle realtà del Sud Italia. E ieri i tanti silenzi laddove identità e senso d'appartenenza sono valori imprescindibili valgono più di belle parole. Il resto è un voler "partecipare alla festa" senza nemmeno sapere se il pallone sia quadrato o rotondo.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 24 maggio 2025 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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