"Sono d'accordo con chi dice che bisogna imparare dagli errori del passato senza pensare soltanto alle cessioni. A Petrachi sono stati imposti dei paletti, già Valentini e Faggiano hanno avuto maggiore autonomia e possono ritenersi comunque fortunati. Vi faccio un mio esempio personale. Quando arrivai a Terni il presidente Bandecchi mi disse che, se non avessi venduto tutti i calciatori, non sarebbe nemmeno venuto allo stadio a vedere le partite. Ne piazzai 19 in tempi record realizzando plusvalenze di 1,5 milioni di euro. Ecco, io mi auguro che la società della Salernitana, pur con la legittima richiesta di mandar via elementi che percepiscono tanto per la categoria, capisca che va allestita una rosa forte.

Portare giocatori a Salerno non è mica tanto difficile, nelle trattative ha un suo peso anche il blasone della piazza. Più complicato è indovinare sempre gli uomini: se alla componente tecnica non si abbina quella mentale è chiaro che i risultati non arriveranno. E gli esempi delle ultime due stagioni sono lampanti".

E' l'ex direttore sportivo della Salernitana Danilo Pagni il primo ospite di Speciale Calciomercato, trasmissione curata e ideata dal direttore di TuttoSalernitana Luca Esposito in onda sui nostri canali social e su Seitv ogni mercoledì e ogni venerdì. Il ds, che in tanti avrebbero voluto rivedere a Salerno dopo l'ottimo lavoro svolto nel 2011, parla dei primi movimenti di mercato e degli arrivi di Inglese e Ferrari:

"E' una coppia che solo in pochi possono permettersi. Ferrari ha superato bene un infortunio, Inglese è abituato a categorie superiori. E' un tandem che si completa al meglio, forse non di grande corsa. Proprio per questo immagino che la Salernitana giocherà sempre baricentro e linea alta, magari con quattro difensori che coprano bene gli spazi consentendo di spingere e senza subire in ripartenza".

Cosa pensa degli altri nomi accostati alla Salernitana?


"Zanon è un buon giocatore, di gamba, ma non ha la malizia di Casasola. Capomaggio è un calciatore valido, ma indossare la maglia della Salernitana non è la stessa cosa rispetto a giganteggiare a Cerignola. Ma bisogna fidarsi della coppia Faggiano-Raffaele, una simbiosi che nasce dai tempi del Manduria e che spero sia ben differente da quella composta da Breda e Valentini. La Salernitana ha scelto un direttore sportivo e un allenatore con una mentalità vincente".

Iervolino però ha ribadito che bisognerà anzitutto cedere...

"Posso capire che Iervolino voglia cedere e mi metto nei panni del presidente, ma ci vuole anche la consapevolezza che c'è una squadra che va costruita completamente da zero. La Salernitana, se volesse, si può permettere anche di trattenerli. Io spero ancora nel miracolo di San Matteo al TAR, ma lancio un appello: troppe chiacchiere e promesse, ora è tempo di fare i fatti e di acquisire la consapevolezza che bisogna vincere e basta in un C ostica, ma non trascendentale. Fino al 31 agosto ne vedremo di cotte e di crude, ce lo insegna il calcio. Purtroppo oggi comandano i calciatori, Faggiano a Parma ha vinto ma dovette gestire dei contratti mostruosi e dimostrò di saperci fare".

In quale ruolo sarà necessario fare il colpaccio?


"Se giochi con quella coppia d'attacco devi alzare la linea e non puoi prescindere da difensori che sanno come si fa questo mestiere. Quando portai Iannarilli alla Ternana mi dissero non fosse un portiere da prima fascia, poi non so quanti campionati ha vinto. A me piace molto anche Gagno, ci vuole uno Spiderman in porta. Dico a Iervolino che quest'anno non si può sbagliare".
 

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 09 luglio 2025 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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