Due 0-0 consecutivi iniziano a pesare. La Salernitana di Giuseppe Raffaele ha mostrato solidità e compattezza, ma anche una certa prevedibilità offensiva. L’esperimento del doppio centravanti, usato nel secondo tempo di Latina e per gran parte del match con il Crotone, non ha prodotto i risultati sperati, tanta presenza fisica in area ma poca fluidità e scarsa capacità di creare superiorità negli ultimi metri.

L’idea di mister Raffaele era quella di aumentare il peso specifico in zona gol, cercando più profondità e più pericolosità sulle palle alte. Tuttavia, la manovra si è spesso spenta prima di arrivare a concludere, con le due punte che hanno finito per pestarsi i piedi e quasi a isolarsi dal resto della squadra. Gli esterni, costretti a crossare da posizioni forzate, hanno perso incisività, mentre il centrocampo ha faticato a supportare con inserimenti efficaci.

La sensazione è che la Salernitana renda meglio con una punta di riferimento e due trequartisti mobili o un centravanti affiancato da un calciatore brevilineo come Ferraris, capaci di svariare e creare imprevedibilità tra le linee. In questo modulo, la squadra esprime più ritmo e trova soluzioni diverse dal solito cross in area.

Il problema al momento sembra esssere più la finalizzazione e le soluzioni negli ultimi 16 metri piuttosto che la costruzione. I granata creano, arrivano bene fino ai 20 metri, ma poi manca il guizzo, la giocata che cambia la partita. Il tecnico studia alternative in vista della prossima gara con l'Altamura e non sono da escludere cambi tattici. Potrebbe tornare a un assetto più leggero e dinamico, senza rinunciare all’aggressività. Perché è arrivato il momento di ritrovare il gol.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 11 novembre 2025 alle 17:00
Autore: Lorenzo Portanova
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Lorenzo Portanova
Caporedattore dal 2023
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