TAR potrebbe essere decisivo. La doppia strategia del Brescia e l'idea della Salernitana

Come stiamo rimarcando da due settimane, solo il TAR può evitare si consumi una delle più grandi ingiustizie sportive di tutti i tempi, col Frosinone salvo senza giocare (e dopo quel tipo di vittoria col Sassuolo, frutto di un rigore inesistente) e la Sampdoria che era retrocessa meritatamente in serie C e che ora avrà una seconda chance a scapito della Salernitana. 

Nessun dubbio su quella che sarebbe stata la sentenza di ieri e la sensazione è che, in appello, il Brescia avrà nuovamente torto. A quel punto Lega e FIGC ufficializzeranno le date dei playout che, ad oggi, dovrebbero essere il 15 e il 20 giugno: di domenica a Marassi, in un giorno lavorativo a Salerno e con grossi problemi per quei tifosi che eventualmente sarebbero partiti da altre regioni d'Italia pur di sostenere dal vivo la squadra del cuore.

E in quel caso il Brescia, con la Salernitana ad adiuvandum, potrebbe intervenire chiedendo al TAR l'immediato blocco dei playout. Per legge, infatti, bisogna attendere l'ultimo grado di giudizio prima di emettere un verdetto definitivo e, dunque, Bedin e Gravina dovrebbero aspettare l'esito dei ricorsi successivi al CONI ed, eventualmente, al Consiglio di Stato. Con tempi lunghissimi e un'estate che sarebbe torrida non solo dal punto di vista meteo.

E se invece la strategia cambiasse leggermente? Il Brescia non esclude di rivolgersi al TAR al termine dei playout chiedendo la riammissione in serie B proprio per i motivi di cui parlavamo in precedenza. E in quel caso è facile ipotizzare che anche la squadra retrocessa negli spareggi possa fare altrettanto, visto che - con un Brescia assolto in altre sedi - si sancirebbe l'irregolarità dello spareggio tra Sampdoria e Salernitana. 

Quella della B a 22, dunque, è una ipotesi tutt'altro da scartare e della quale il Ministro dello Sport Abodi potrebbe parlare alla FIGC qualora, entro una decina di giorni, il quadro non sarà completamente chiaro. Del resto le NOIF prevedono questo cambio di format e, dopo questo papocchio tutto italiano, sarebbe quasi un atto dovuto nei confronti di una Salernitana che si è trovata in mezzo a qualcosa di imprevisto e di più grande di lei.