Tutti si preparavano alla partita di stasera. Ci sarebbero stati quasi 30mila spettatori all’Arechi, 800 da Frosinone. Nel primo pomeriggio la comunicazione della Lega B. Tifosi inviperiti. La Salernitana ha subito attivato il proprio pool di legali (Fimmanò, Sica e Chiacchio) ed ha provveduto ad inoltrare "formale diffida alla Lega B". Il club con una pec inviata appunto alla Lega B, alla Figc, a Brescia, Frosinone e Sampdoria, chiede l’immediata revoca del provvedimento di rinvio a data da destinarsi dei playout (l’articolo 27 comma 2 dello statuto della Lega di B parla di variazione di data e non di possibilità di rinvio a data da destinarsi), espressamente impugnato con questa pec, e si riserva la possibilità "di intraprendere ulteriori azioni nelle sedi consentite".

Per la Salernitana il rinvio non ha fondamento giuridico in quanto al momento non vi è alcun provvedimento sanzionatorio formale. Il club campano fa riferimento all’articolo 34 del decreto legge 75 del 22 giugno 2023 nel quale, al comma 1, è scritto che 'nei giudizi dinanzi alla giustizia sportiva aventi ad oggetto l’impugnazione di sanzioni comportanti penalizzazioni che hanno l’effetto di mutare la classifica finale, il Coni e le federazioni sportive adeguano i propri statuti e regolamenti con l’obiettivo di rendere applicabili le penalità solo una volta esauriti i gradi della giustizia sportiva'.

Ma nel comma 2 si dice che 'le disposizioni di cui al comma 1 non si applicano alle sanzioni inflitte per i procedimenti che derivano dal mancato pagamento degli emolumenti e delle imposte'.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Lun 19 maggio 2025 alle 10:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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