Signori e signori, a Salerno è andato in scena il Festival degli errori e delle scelte sbagliate. Il colpevole principale è senz’altro Pippo Inzaghi, che dopo la retrocessione con il Benevento, ha contribuito con il poco coraggio dimostrato a giocarsi forse quella che era l’ultima chance vera della Salernitana e anche la sua. Già, perché il mercato magari si è concluso con ritardo, ma è incomprensibile l’atteggiamento iniziale quasi rinunciatario e l’approccio alla gara contro l’Empoli in uno scontro diretto da dentro o fuori.

Inzaghi potrà dire quello che vuole, ma è indifendibile la sua scelta iniziale, poi modificata solo per un infortunio. Nicola ha dimostrato di essere il migliore allenatore in circolazione quando si tratta di subentrare per provare e poi riuscire a fare un miracolo. Iervolino ha sbagliato la scelta del dopo Sousa, quando il portoghese doveva già andare via in estate.

Scelta errata anche per il dopo Sousa, perché se vuoi salvarti devi scegliere uno specialista in salvezze. Ora l’ultima carta, quella della disperazione, sperando che sia ancora possibile l’impresa impossibile. Ecco Liverani, il terzo allenatore della stagione, a testimonianza della confusione totale da inizio di stagione tra mercato, con De Sanctis silurato e con il ritorno di Sabatini che ha fatto il possibile per ricostruire i cocci di una stagione che sembra già andata in frantumi. Resta l’orgoglio, si può anche retrocedere, ma bisogna almeno combattere fino all’ultimo respiro.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 11 febbraio 2024 alle 13:00
Autore: TS Redazione
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