Tre partite nel giro di sei giorni, due nel giro di tre. Questo il folle calendario che aspetta adesso la Salernitana, che dovrà fare ricorso a tutte le sue energie per un rush finale davvero incandescente. Quanto mai improvvida la decisione della Lega di non anticipare la partita di Bergamo alla luce del rinvio a giovedì del recupero col Venezia, anche tenendo conto dell'importantissimo scontro diretto di domenica 8 contro il Cagliari, un programma che costringerà i granata agli straordinari.

Gli uomini di Nicola si giocano tutto, o quasi, in meno di una settimana ma dovranno partire dalla convinzione che, stavolta, il destino è di nuovo nelle proprie mani, qualcosa di impensabile fino a qualche settimana fa. Le tre vittorie di fila sono state come manna dal cielo non solo per la classifica ma soprattutto per il morale dell'ambiente, quanto mai galvanizzato e sulle ali di un entusiasmo contagioso e travolgente. Dall'altro lato le avversarie dirette continuano ad arrancare, come dimostra il tonfo casalingo del Cagliari contro il Verona che è costato una bordata di fischi ai giocatori rossoblù e offre alla Salernitana la possibilità di arrivare allo scontro diretto quanto meno a pari punti, in caso di successo in almeno una delle due partite contro Atalanta e Venezia. Una condizione psicologicamente rassicurante per i granata, che non devono fare calcoli ma sanno che anche un pareggio in quel di Bergamo sarebbe tutt'altro che disprezzabile. 

Al Gewiss Stadium la Salernitana si ritroverà di fronte una squadra in condizioni mentali opposte a quelle granata. L'Atalanta è in piena crisi come dimostra il ruolino di marcia che la vede aver totalizzato appena 11 punti nelle dieci partite, per una media quasi da retrocessione che è costata ai nerazzurri la fuoriuscita persino dalla zona Conference League. Insomma, il momento migliore per affrontare quella che rappresenta una delle realtà più belle del nostro calcio che sembra però vicina alla fine di un ciclo. I bergamaschi restano però una squadra a dir poco temibile sia per qualità di gioco, sia per alcune individualità capaci di decidere le partite con una giocata, come nel caso di Muriel, Zapata o Malinovski, ma l'Atalanta è anche una squadra che subisce molto, come dimostrano i quattro gol subiti appena mercoledì nel recupero contro il Torino.

Ci vorrà quindi una Salernitana quadrata, organizzata ma con un atteggiamento propositivo, come quello mostrato nelle ultime giornate. Attaccare per non essere attaccati e per non finire vittima delle trame di gioco nerazzurre. Bisognerà sporcare la partita e metterla sul piano fisico, concedendo poco spazio alla manovra ariosa dei nerazzurri. Mister Nicola valuta le scelte da operare, ma sa bene che occorrerà dosare le forze e attingere all'occorrenza anche alle seconde linee, dato l'enorme dispendio di energie cui sarà chiamata la squadra in sei giorni. Ancora una volta a fare la differenza in Serie A sarà la lunghezza e la qualità della panchina, ma i granata possono contare anche su un uomo in più, il proprio pubblico, per il quale non ci sono più parole. Nonostante l'orario e il giorno della partita, anche a Bergamo ci sarà un vero e proprio esodo granata, mentre giovedì contro il Venezia lo stadio Arechi sarà una vera e propria bolgia come suggeriscono i numeri della prevendita. Un tifo capace di portare la propria squadra a gettare il cuore oltre l'ostacolo e che può essere il vero ago della bilancia in questo finale di stagione.  

Sezione: Editoriale / Data: Dom 01 maggio 2022 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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