Il derby è sempre una gara da attenzionare, nel senso che non è scontato che la squadra più forte possa avere il sopravvento sulla più debole. Tutt'altro. Ma in questo caso con una Salernitana in testa alla classifica (almeno fino all'anticipo di Latina - Benevento di questo venerdì) la Cavese, che si trova nei bassifondi della classifica, potrebbe davvero dire ben poco.

Il calcio che sta esprimendo la squadra di Raffaele in questo inizio di stagione non è ancora il top ma questi 16 punti attuali sono il riscontro di come si stia amalgamando una compagine nuova di zecca che non fa mistero di puntare al bersaglio grosso. E' una squadra come quella granata che in sette gare di campionato ha sempre segnato e ha quel qualcosa in più che, francamente, invita all'ottimismo.

Domenica ci sarà questo derby lungo tredici chilometri vale a dire la lunghezza di strada che intercorre tra la nostra Salerno e Cava dei Tirreni, un derby monco per tanti appassionati di calcio vista l'assenza dei tifosi di fede azzurra dagli spalti dell'Arechi (decisione dell'Osservatorio per le manifestazioni sportive in quanto gara a rischio) ma certamente significativo visto che torna dopo 18 anni di assenza,  perchè nella città metelliana questo scontro calcistico contro i cugini salernitani vuol dire confrontarsi innanzitutto con la città capoluogo con la speranza di metterla in difficoltà.

Certo in pochi avrebbero pensato che ci sarebbe stato questo nuovo incrocio dopo dieci anni tra serie A e B per la Salernitana, ma il calcio è bello anche per questo e l'imprevedibilità spesso e volentieri ti pone di fronte a questo "nuovo" che, in pratica, è il "vecchio" viste anche le grandi sfide che ricordiamo del passato con la Cavese negli anni del Vestuti, gare sempre intense, toste che ti davano l'ebbrezza del gioco del calcio, di un calcio che molti con i capelli grigi ricordano ancora perchè era vero e soprattutto in novanta minuti di gioco racchiudevano davvero tanto. Ovviamente noi ci aspettiamo che anche questa gara, anzi entrambe considerando anche la partita di ritorno, siano davvero partite da ricordare, vere, con un grande gioco ed un agonismo che queste eccellenti tifoserie meritano. Con la speranza che già i quindicimila che assisteranno alla partita dell'Arechi possano entusiasmarsi per questa gara di campanile tra due squadre che, al  momento, hanno due obiettivi diversi: la promozione e la salvezza. La parola, ora, al campo di gioco...

Sezione: Editoriale / Data: Sab 04 ottobre 2025 alle 00:00
Autore: Redazione TS
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