La nuova proprietà, il nuovo presidente, quella voglia matta di riprendersi dopo un girone di andata con tanti bassi che hanno fatto barcollare tanto una Salernitana che in molte gare, bisogna sottolinearlo, è stata anche sfortunata. Ora però il vento è cambiato e l'arrivo di Danilo Iervolino al vertice ha portato quell'entusiasmo tra la tifoseria che è stata merce "rara" dall'inizio della stagione, di questa terza apparizione in serie A dopo ben 102 anni di storia fino al 31 dicembre dello scorso anno, appena trenta giorni fa, dunque che hanno stravolto un pò tutto. La nuova proprietà, l'arrivo di un direttore sportivo come Walter Sabatini, tra i migliori nel suo campo, uno che di calciatori se ne intende da anni ed ha fatto sempre bene quando ha lavorato in squadre importanti del nostro campionato di serie A. Dunque un numero uno che ha "sposato" in pieno il progetto del presidente Iervolino che appena si è insediato nel suo ruolo ha fatto chiaramente intendere che non lascerà nulla di intentato per cercare di salvare la squadra dalla retrocessione. Ed ha investito proprio Sabatini alla ricerca di calciatori pronti per essere mandati in campo fin dal prossimo 7 febbraio quando riprenderà il campionato, che vorranno sposare la causa granata in toto, che faranno di tutto per far riprendere la squadra ora ultima in classifica con soli dieci punti in classifica.
Insomma una situazione non facile ma anche le parole di Sabatini all'atto del suo insediamento fanno ben sperare. "Io non sono mai retrocesso in vita mia" ha detto. Parole che hanno sintetizzato al massimo quello che dovrà essere la strada da intraprendere della squadra granata in questo girone di ritorno.
Sarà davvero dura, abbiamo detto. Bisognerà scalare una montagna cercando di non fallire soprattutto gli appuntamenti contro le squadre che lotteranno con i granata per evitare gli ultimi tre posti che portano in serie B. E le prime mosse di Sabatini sul mercato di riparazione che chiuderà i battenti il prossimo 31 gennaio dicono che la strada intrapresa dal diesse è quella buona. Arrivati il portiere Sepe, il difensore Mazzocchi, il trequartista Verdi ma anche qualche attaccante, dopo aver messo da parte Diego Costa, un pezzo da novanta che poteva essere un bomber di prima fascia. Non era pronto subito e, dunque, è stato accantonato dal direttore che  vuole dare a Colantuono calciatori pronti a scendere subito in campo ed a dare l'anima per questa maglia granata cercando quel "miracolo" che tutti si auspicano possa arrivare.

A cura di Enzo Sica

Sezione: Editoriale / Data: Sab 29 gennaio 2022 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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