Parte la missione Cagliari per la Salernitana del neotecnico Filippo Inzaghi. Ultime ore prima del debutto di Superpippo sulla panchina granata, in quello che, a fine ottobre, è già considerabile uno scontro diretto pesantissimo contro gli isolani di mister Ranieri fanalino di coda. L'ex campione milanista ha potuto svolgere pochi allenamenti con la rosa al completo, dopo gli impegni dei nazionali con le rispettive selezioni, ma prima ancora che sull'aspetto tecnico, Inzaghi ha voluto lavorare sulla testa dei suoi uomini. La squadra ammirata nelle ultime giornate è parsa allo sbando, priva di mordente, di grinta e di motivazioni, in una spirale di negatività culminata nello scempio di Monza, costato sonori fischi e contestazioni da parte degli infaticabili sostenitori granata. Contestazione proseguita in settimana, con l'esposizione al Mary Rosy dell'eloquente striscione recante la scritta: "I nostri colori umiliati da giocatori viziati, fate gli uomini o sarete ospiti indesiderati!". Parole che lasciano poco spazio alle interpretazioni. 

Ed ecco che se da un lato ad Inzaghi non si possono chiedere miracoli in pochi giorni, dall'altro è lecito aspettarsi una scossa dal punto di vista mentale. Vincere per provare a risollevare le sorti di una barca alla deriva, ma prima ancora del risultato è assolutamente fondamentale ritrovare l'anima e l'identità smarrite. Solo pochi mesi fa i granata erano in grado di mettere alle strette avversari sulla carta ben più quotati, riuscendo in un'entusiasmante cavalcata salvezza. A Monza, invece, si è vista una squadra priva di cattiveria agonistica e da un atteggiamento ingiustificatamente remissivo e svogliato. Una vera e propria mancanza di rispetto per una tifoseria come quella granata, capace di confezionare coreografie uniche al mondo e di spingere sempre la squadra oltre il risultato come poche altre sanno fare. I tifosi si sono sentiti traditi e feriti da chi non sembra aver sposato la causa granata fino in fondo.

Oggi all'Arechi, quindi, bisognerà innanzitutto riconquistare la fiducia del pubblico sfoderando una prova gagliarda e combattiva. La rosa, contrariamente a quanto affermato da Iervolino, ha fatto un passo indietro rispetto alla scorsa stagione, manifestando lacune in più reparti, ma un simile tracollo prescinde motivazioni squisitamente tecniche. A Inzaghi, quindi, l'arduo compito di tirar fuori le motivazioni dal gruppo, a costo di mettere alla porta quanti non si sentono pienamente coinvolti dalla causa granata. Il bene della Salernitana prima di tutto!

Sezione: Editoriale / Data: Dom 22 ottobre 2023 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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