E' una sensazione "nuova" quella che si prova abbondando la curva, i distinti o le tribune dopo una partita della Salernitana. Una sensazione di tranquillità, di serenità, e perchè no di spensieratezza, qualunque sia stato il risultato. Anche lunedì dopo un pareggio per certi versi amaro (eh si in tanti si aspettavano i tre punti contro l'Empoli) il clima all'uscita dello stadio era di serenità e compiacenza. Non per il risultato, non per la prestazione in se, ma per il semplice fatto che siamo sereni. Siamo sereni prima della partita, quando guardiamo il riscaldamento in campo prepartita; siamo sereni durante la gara, quando anche se andiamo sotto abbiamo sempre la sensazione di poterla riprendere e ribaltare, qualunque sia l'avversario; siamo sereni al termine della gara, che si vinca, si perda o come lunedì si pareggi. Una sensazione nuova, che molti giovani tifosi non ricordano e che rappresenta un salto all'indetro nel tempo per quelli più attempati. Erano i tempi di Delio Rossi, di Franco Colomba, di Zdenek Zeman, senza tornare troppo addietro con la memoria. Un passato in cui c'era una presidenza comunque presente e stabile, Aniello Aliberti, e una squadra che faceva divertire. Poi un vuoto durato ventanni fino all'arrivo di Danilo Iervolino, l'uomo della provvidenza, in tutti i sensi. 

Il patron ha prima creato una "società" fatta di professionisti e di uomini, poi una squadra, poi uno staff tecnico e li ha resi vincenti, nella mente e nello spirito. Un progetto ambizioso, alimentato dalle dichiarazioni a volte provocatore del patron (da Cavani e Mertens alla parte sinistra della classifica), che sta vedendo finalmente i suoi frutti. E se l'amaro in bocca dovrà essere un pareggio, o per meglio dire, una vittoria mancata, ben venga perchè sarà pur sempre un amaro dolce. Un amaro che tutti noi ci auguriamo di non smettere mai di provare, perchè vorrà dire essere li, essere nel calcio che conta e soprattutto poter essere chi conta. Oggi la Salernitana non è più il brutto anatroccolo bistrattato da media e avversari; oggi la Salernitana è un meraviglioso cigno che gara dopo gara diventa sempre più bello, attirando su di se le simpatie della stampa e dei tifosi avversari. Dal fantacalcio alle tv, dalla carta stampata alle testate online: oggi tutti parlano della Salernitana e della sua rinascita. E questo è merito solo di Iervolino. E se a volte  ci scappa una critica di troppo nei suoi confronti ce lo lasci fare presidente: siamo tifosi, siamo passionali, siamo fatti così. Ma può star certo che la gratitudine e il rispetto non mancheranno mai nei suoi confronti: perchè se oggi ci prepariamo alla trasferta di Torino contro la Juventus e lo facciamo con la speranza, seppur minima, di fare una buona prestazione e magari portare a casa qualche punto, è tutto merito del suo progetto. E questo non lo dimenticheremo mai. Grazie Presidente, la nostra serenità è merito suo. 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 08 settembre 2022 alle 00:00
Autore: Roberto Sarrocco
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