Era il 16 maggio del 1999, quando la Salernitana di Massimo Oddo conquistava tre punti sudatissimi e preziosissimi contro il Vicenza, alimentando le speranze salvezza, poi infrantesi all'ultima giornata in quel di Piacenza. Oggi, a distanza di quasi 22 anni e mezzo la squadra granata è tornata al successo in massima serie, stendendo per 1-0 il Genoa e scavalcando il Cagliari al penultimo posto. Successo meritato e che dà morale a una squadra che, pur con tutti i suoi limiti, non ha mai smesso di lottare in questo avvio di campionato. A firmare la vittoria uno dei senatori, quel Milan Djuric che aveva già gustato in passato l'emozione di segnare sul più grande palcoscenico nazionale e anche lui ritornato al gol in Serie A dopo sei anni dall'ultima volta. Sospiro di sollievo per i tifosi granata, l'uomo in più per tutto il match. E' sembrato quasi sia stata la Curva stessa ad aiutare il gigante bosniaco a spingere in rete quel pallone battuto dalla bandierina.

Già, a regalare il successo alla banda Castori è stato proprio un calcio piazzato, quello che fin dall'inizio del campionato è sembrato il punto debole della squadra, quasi un segno beffardo del destino. Per di più la sorte che nelle giornate scorse sembra aver voltato le spalle ai granata, a questo giro è parsa strizzare un occhio alla Salernitana, vittoriosa in un match equilibrato nel quale ha rischiato a più riprese di essere riacciuffata sul pareggio. La fortuna è un'altalena e, prima o poi, quello che produci ti torna. Se i granata possono rammaricarsi per le immeritate sconfitte con Bologna, Sassuolo e Atalanta, oggi possono sorridere per aver portato a casa tre punti tutt'altro che scontati. Se la squadra di Castori continuerà a proporre idee e metterà in campo la ferocia agonistica mostrata fin qui, potrà giocarsela fino alla fine. Vincere aiuta a vincere, recita una nota legge non scritta del calcio e, alla luce di ciò, ci auguriamo che il campionato della Salernitana possa iniziare da oggi. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 03 ottobre 2021 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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