Si respira aria di quiete dopo la tempesta in casa granata dove, con l'ok della Figc al trust e la conseguente ammissione in Serie A, si può tirare un sospiro di sollievo e dedicarsi, finalmente, alla progettazione della nuova stagione. Pur in una situazione non delle più stabili, dovendo trovare un acquirente entro sei mesi, la parola passa nuovamente al campo e allo sport, dopo oltre un mese in bilico tra tavoli istituzionali.

Il popolo granata merita di vivere ora un'estate più serena, ha voglia di tornare a parlare di calcio e accantonare il grande spavento che ha tenuto l'intera città col fiato sospeso. Non mancano nemmeno ora, a dir la verità, le preoccupazioni, principalmente in merito alle prospettive della squadra granata, che, a pochi giorni dal ritiro precampionato della stagione più importante degli ultimi ventitré anni, si ritrova con una rosa profondamente incompleta e destinata a mutare sostanzialmente nel corso del prossimo mese. Ed è qui che parte la vera sfida della Salernitana, in particolar modo del direttore Fabiani, chiamato ad allestire un organico competitivo per la massima serie in tempi relativamente brevi e senza il "supporto" della Lazio cui ci si era abituati negli ultimi anni. Banco di prova importante per il direttore granata, a lungo contestato in questi anni, il quale potrà agire in sede di mercato senza le "ingerenze" dei patron. Arduo compito, considerando che almeno il centrocampo e l'attacco dovranno essere completamente ristrutturati, potendo i granata contare su pochissimi uomini di proprietà. Sono in corso valutazioni da parte di Castori, che ha individuato i giocatori su cui puntare anche in A e ha già presentato la sua lista della spesa. Tanti i dubbi della piazza sulle prospettive di una squadra priva di una proprietà e in mano a fondi di credito, ma da via Allende ci tengono a rassicurare i tifosi e fanno sapere che i soldi per il mercato ci sono. 

Non è il momento, però, di guardare al futuro con ansia e preoccupazione, pur con tutti i leciti dubbi del caso. La Salerno del calcio merita di guardare avanti con speranza e soprattutto con la voglia di godersi appieno un momento bramato da sempre. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 11 luglio 2021 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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