La foto di Walter Sabatini, seduto e particolarmente provato da giorni di stato di salute deficitario, ha fatto il giro del web. Ed ha scatenato ovviamente le reazioni di followers e fans non solo della Salernitana, ma di tutti gli appassionati di questo meraviglioso sport. In una delle foto pubblicate dalla Salernitana che ritraggono il direttore Generale Sabatini a colloquio con la squadra c'è tutto: c'è l'amore per questo sport, la passione per quella palla che rotola sul rettangolo verde, la tenacia di non mollare dinnanzi alla difficoltà, la voglia di non mollare e di voler dire ancora la propria in un calcio che cambia ogni giorno ma che continua ad accomunare persone in tutto il mondo. 

Sabatini ha voluto parlare con la squadra: tra elogi e ramanzine, tra battute e frecciatinie il direttore generale granata ha visto la squadra e parlato con vecchi e nuovi. Il suo sguardo verso Fazio, capitano e simbolo di questa rinascita, oltre che suo fedelissimo, vale più di tante parole: un'intesa, un patto tra lui e l'uomo ad oggi più rappresentativo insieme a Candreva di una squadra che sta risorgendo dalle proprie ceneri, come l'Araba fenice di tante storie dal lieto fine. Il direttore è stato li, seduto, per tanto tempo, per osservare e capire tante dinamiche a noi sconosciute, tante trame che solo chi ha vissuto il calcio intensamente come lui può interpretare e capire, e magari intervenire per raddrizzare il tiro. 

L'immagine di Sabatini è una di quelle immagini che passeranno alla storia, iconiche di un calcio che fu e che forse oggi non è più, di un calcio furioso e solitario come da lui definitivo nel suo libro, di un calcio fatto di passione e sentimenti, che ti coinvolge totalmente e ti entra dentro, come il primo amore. E' un'immagine che racchiude euforia e disperazione, come da lui detto nella conferenza stampa di presentazione del suo ritorno in veste di DG lo scorso dicembre. Un'immagine che fa bene al calcio, ma che fa bene soprattutto alla Salernitana ed alla piazza: un'immagine che ricompatta l'ambiente che sembrava ormai spaccato, tra tifoseria, squadra e società. Un'immagine che potrà diventare, anzi diventerà, l'icona della rinascita granata e di un nuovo entusiasmante capitolo della storia calcistica granata. 

Chapeau Walter, ancora una volta ci hai insegnato il vero valore del calcio. 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 11 gennaio 2024 alle 00:00
Autore: Roberto Sarrocco
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