Molti i punti buttati al vento, troppi, tanti da ormai perdere il conto: Atalanta, Sassuolo, Verona, Spezia, Empoli, Napoli e ancor prima Bologna. Si legge Salernitana "ad un punto dalla salvezza": è vero, ma non certo per meriti propri. Se i granata infatti oggi possono definirsi ancora in corsa non è sicuramente per quanto dimostrato e racimolato sul campo, ma più che altro per quanto le altre squadre hanno fatto o, per meglio dire, non hanno fatto, Cagliari e Genoa su tutte. Le due compagini guidate da Mazzarri e Ballardini, due tecnici sicuramente non di primo pelo, sono in evidente difficoltà nonostante due rose di livello nettamente superiore alla Salernitana e, credo, ad almeno altre 4-5 squadre del campionato di massima serie. Sicuramente alla lunga i valori tecnici delle due squadre verranno fuori e sardi e liguri non avranno difficoltà a tirarsi fuori dalla lotta salvezza. E quindi chi resta a lottare per la permanenza in massima serie? Non sicuramente l'Empoli, la terribile neopromossa che ad oggi rappresenta sicuramente una delle realtà più belle di questa serie A e che incanta per il gioco e per la voglia di impressionare. E nemmeno il Verona di Tudor, rigenerato dall'arrivo dell'ex Juventino, che rientra addirittura nella top ten delle squadre europee che hanno segnato più reti negli ultimi 60 giorni ed ha già abbattuto Roma, Lazio e Juventus. E dunque, oltre alla Salernitana, chi resta? Venezia sicuramente, Spezia probabilmente, e poi? E poi niente più, almeno a prima vista, poiché le altre due squadre nelle immediate vicinanze sono la Sampdoria e l'Udinese che tutto sembrano tranne che rose attrezzate con l'obiettivo della permanenza in A, sebbene attraversino un periodo non propriamente felice. 

L’ottimismo post-Venezia e post-derby fa bene all'ambiente, ai calciatori e a tutto il mondo che ruota intorno alla Salernitana. Ma bisogna anche fare i conti con la realtà e guardare in faccia ai numeri: la Salernitana ad oggi ha una delle peggiori difese e uno dei peggiori attacchi, oltre ad aver perso punti con squadre alla portata attraverso prestazioni scialbe (Verona, Spezia, Empoli), ed aver giocato bene contro alcune big (Atalanta e Napoli), raccogliendo solo complimenti e nulla più. Ed ora, ad attenderla, un cammino fino a Natale che la porrà dinnanzi ad Lazio, Inter, Milan, Juventus e Fiorentina. Niente male per una squadra che ad oggi contro le big ha ben figurato ma raccolto zero. Serve un cambio di tendenza, serve fare punti, contro le piccole e contro le grandi, con sacrificio, dedizione e coraggio. Un terzo di campionato è ormai alle porte ed è tempo dei primi bilanci: 7 punti in 11 gare sono davvero pochi, ben al di sotto delle previsioni di Fabiani & Co. che si aspettavano sicuramente un altro inizio. Nulla è perduto, ma il tempo stringe ed i tifosi sono stati fin troppo pazienti, non trattenendo il loro smisurato amore per questa casacca granata. E' arrivato il momento di ripagarli. 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 04 novembre 2021 alle 00:00
Autore: Roberto Sarrocco
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