Per settanta minuti è stata la Salernitana più bella degli ultimi venti anni. Potrebbe sembrare un paragone eccessivo ma attesa la qualità dell'avversario e soprattutto come gli uomini di Nicola hanno imposto il loro gioco non ci sembra un paragone così eccessivo. A Bergamo, la squadra con il cavalluccio sul petto avrebbe meritato il successo, scappato via per l'unica disattenzione in 95 minuti. Ci sta. Ma il punto conquistato, a conti fatti, può considerarsi comunque un successo che spalanca le porte ai granata verso una fine di campionato da vivere tutta d'un fiato. Ma guai a pensare che il percorso sia in discesa, che una splendida prestazione faccia da preludio ad una comoda salvezza. Questo campionato ha dimostrato che ogni partita vive una storia propria e nulla può essere considerato per scontato. Vale per lo scudetto a maggiore per la zona calda di classifica. A cominciare da giovedi, dove all'Arechi scenderà un Venezia affamato di punti, certamente all'ultima spiaggia e consapevole che il pari di Bergamo ha di fatto spezzato quasi tutte le speranze di una rimonta. Or ora occorrono pochi calcoli, continuare a fare quadrato, rimettere in sesto i calciatori dopo un'autentica battaglia calcistica e attendere la grande spinta del pubblico, che sarà gremito in ogni ordine di posto nel principe degli stadi. e perché no, mettiamoci anche un pizzico di scaramanzia, quel "zitt zitt" che sta continuando a farla da padrone del web ed attendere con ansia queste benedette 48 ore che separano la Salernitana dal match più importante della sua stagione, se non addirittura di questi ultimi 23 anni, che coincidono, guarda caso, con l'ultima apparizione dei granata in massima serie.

A cura di Armando Iannece

Sezione: Editoriale / Data: Mer 04 maggio 2022 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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