Bisogna cominciare a vincere. Non ci sono alternative perchè dopo sette giornate di campionato i tre punti servono come il pane proprio per dare quella spallata che sarebbe, forse, la molla, la scintilla per rimettersi subito in riga. L'ultimo posto in classifica attuale stride tanto per questa Salernitana che forse sta pagando più del dovuto questo inizio da brividi. Infatti non era nel dna di questa squadra che va sottolineato ha buone individualità ma che certamente sta pagando lo scotto di matricola del torneo. Cinque sconfitte in sei gare, un sol punto in classifica ma con la prospettiva di migliorare questo trend negativo nel mese di ottobre, che inizia con una sfida sulla carta abbordabile contro una diretta antagonista come il Genoa. Nessuna fuga in avanti, per carità. Le partite del massimo campionato di calcio vanno giocate, approcciate in un certo modo e soprattutto mai abbassare la guardia. Castori da tecnico esperto lo sa, non fa proclami, inviata alla calma ed alla moderazione.

Il gioco è migliorato nelle ultime due partite, la fretta di arrivare a quei risultati positivi deve essere una conseguenza proprio perchè ad ottobre ci sono sfide abbordabili ma che non vanno prese sottogamba. Il morale deve essere alto, la consapevolezza che soprattutto nelle due sfide liguri, quella contro il Genoa all'Arechi e la successiva in trasferta a La Spezia raggiungere il massimo obiettivo sarebbe la panacea e metterebbe la squadra in linea di galleggiamento con le altre compagini che giocoforza lotteranno per la salvezza. Insomma c'è speranza, fiducia ed anche la presenza in campo dal primo minuto di Franck Ribery ridarà alla squadra la voglia di far bene, di credere nei propri mezzi. Il resto spetterà anche ai tifosi, eccezionali come sempre, consapevoli che i granata sul terreno di gioco con la loro spinta possono raggiungere, finalmente, il primo successo casalingo che finora, in qualche gara (vedi Atalanta o Verona) è sfuggito per una inezia.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 02 ottobre 2021 alle 00:00
Autore: Enzo Sica
vedi letture
Print