Daniele Balli è un ex portiere, è cresciuto calcisticamente nelle giovanili dell’Empoli e ci ha giocato dal 1985 al 1988 e poi nuovamente dal 1991 al 1997. La maglia della Salernitana, invece, l’ha vestita dal 1997 al 1999, vivendo anche la storica promozione dei granata dalla Serie B alla A. Oggi allena i portieri del Ponsacco, formazione militante nel campionato di Eccellenza toscano. L’inizio della conversazione è tutto un siparietto: “Grazie per il mister, partiamo bene. Mi vuoi prendere proprio in giro, ma sono all’inizio e quindi devo accettare queste cose, lo capisco”, dice scherzando. Con lui abbiamo acceso i riflettori su Salernitana-Empoli.

Mister Daniele Balli: racconti un po’ dei momenti che ha vissuto a Empoli e a Salerno, che ricordi ha.

“Partiamo dai primi ricordi: un me sedicenne, ancora bambino, che viene scelto dall’Empoli e percorre 36 km ogni giorno, partendo la mattina e tornando la sera, per avere la possibilità di giocare nel loro settore giovanile. Ho vissuto lì la mia crescita calcistica, per poi tornarci a 40 anni. Con l’Empoli ho vissuto addirittura il raggiungimento della Coppa Uefa, una cosa eccezionale”.

Salernitana-Empoli, domani faccia a faccia: è davvero già sfida salvezza?

“Assolutamente sì, è già una sfida salvezza perché in palio non ci sono soltanto i classici 3 punti utili al bilancio. Sono punti psicologici, caratteriali. Chi dovesse raggiungere la piena posta acquisirebbe autostima importante. La Salernitana avrà la motivazione di dover dare risposte ai propri tifosi, l’Empoli quella di giocare su un campo difficile”.

Due squadre che, per forza di cose, rispetto alla scorsa stagione hanno cambiato un bel po’ seppur con budget limitati: quale delle due si è mossa meglio sul mercato?

“Questo lo dirà il mercato di gennaio, dovremo aspettare la prossima finestra di mercato. Sarebbe prematuro dirlo ora. Verrebbe da dire Salernitana, visto il cambio in panchina. Le scelte iniziali, come ha detto qualche dirigente sui giornali, non sono state corroborate dai giocatori con risultati oggettivi sul campo. Però io mi riserverei di aspettare almeno gennaio, prima di dare un giudizio vero e proprio: ci vuole un po’ di tempo per tutti, per adattarsi”.

Dove può vincerla la Salernitana e dove può l’Empoli.

“La Salernitana la può vincere buttando il cuore oltre l’ostacolo, cambiando mentalità e contando su quell’Arechi che dà sempre un qualcosa in più. L’Empoli, sapendo che affronta una situazione del genere come ha affrontato a Torino la Juve – in ogni campionato giocato ha sempre raccolto punti importanti in trasferta – potrebbe sfruttare l’incertezza che in questo momento regna a Salerno. I toscani sono una squadra molto organizzata”.

Un parere sui due estremi difensori, Belec e Vicario: chi preferisce?

“In questo momento sceglierei Vicario. Fa parte di un’organizzazione di gioco e di filosofia di squadra un pochino più avanti rispetto ad una Salernitana che, invece, sta “nascendo” in questa Serie A. Anche rispetto alle incertezze che, purtroppo, aleggiano attorno alla società campana. Non me ne voglia Belec, che stimo molto, ma ad oggi punterei sulla velocità, sull’altezza e sull’esperienza che vanta in questo momento Vicario”.

Sezione: Esclusive TS / Data: Ven 22 ottobre 2021 alle 20:30
Autore: Ferdinando Gagliotti / Twitter: @Ferdinandogagl3
vedi letture
Print