Nel mondo del calcio nostrano ci si è abituati a vedere e sentire un po' di tutto, ma proprio quando sei portato a pensare che nulla potrà più sorprenderti, ecco che ne giunge una nuova, a superare le precedenti. Il diritto nel calcio italiano è troppo spesso caratterizzato dalla libera interpretazione delle norme e dalla loro flessibilità in base ai casi e alle situazioni che trovano attuazione. La lega ne fornisce un esempio quando si lancia nell'ardita dichiarazione secondo la quale i play-out andavano prontamente rinviati a data da destinarsi per salvaguardare la regolarità del campionato. La Salernitana arriva ad essere tacciata come quel club che finisce per attentare al corretto svolgimento del torneo cadetto perché aveva chiesto di disputare il play out , e, per di più, ciò proviene da sponda frusinate, dove poco tempo fa i ciociari hanno senza fatica scartato il gentile regalo proveniente da un Sassuolo rabberciato e da un arbitro lacunoso.

La lega ha scelto di interrompere immediatamente la disputa del play-out sulla base di una segnalazione di chiusura delle indagini sul Brescia Calcio e sul fumus boni iuris che esso, in base agli accertamenti che avrebbe condotto l'agenzia delle entrate, possa, purtroppo per il club, essere colpevole di illeciti amministrativi tali da poter innescare sanzioni comportanti punti da sottrarre alla propria classifica 2024/25. Fin qui i fatti incontrovertibili oggetto di narrazione, da qui a seguire è forte il rischio di cadere nella spirale del vittimismo e della dietrologia, finendo per alimentare quella cultura del sospetto così tipicamente italica nella sua essenza. Il Brescia, secondo la stampa nazionale e così parrebbe confermare anche il patron lombardo Cellino, avrebbe pochissime chance di sfuggire ad un destino segnato, nelle vesti di agnello sacrificale che, immolandosi, finisce per salvare illustri avversarie. I lombardi avrebbero tentato di coprire ingenti perdite cagionate da scadenze fiscali importanti quanto pressanti ricorrendo a dei crediti di imposta, i quali, tuttavia, sarebbero risultati, in esito ai controlli istituzionali, inesistenti ed inidonei a qualsiasi forma di compensazione fiscale.

L' indagine sul club bresciano sarebbe partita, però, da lontano, dallo scorso febbraio, e, con notevole "celerità" e scelta di tempo, le operazioni di accertamento si sarebbero concluse proprio alla vigilia della sfida play out di andata tra Salernitana e Frosinone, con l' annesso e già noto provvedimento di rinvio della partite di andata e ritorno del play-out che avrebbe dovuto sancire la quarta ed ultima retrocessa in serie C. Ecco la discrezione di cui dispone la Lega per determinarsi ad intervenire oppure attendere sviluppi giudiziari ed, al momento, soprassedere. Così come, infatti, è stato ritenuto che un avviso di irregolarità potesse, in assenza di sentenze, bastare per fermare "cautelativamente" la giostra in movimento, analogamente, se il presidente della Lega e i suoi consiglieri avessero ritenuto di agire al contrario affermando, tesi granata, che il play out andava disputato, per poi, in caso di penalizzazione afflittiva del Brescia, ripescare in cadetteria la perdente della doppia sfida, sarebbe stato ugualmente un valido ragionamento eD un corretto modo di porsi. Il concetto di regolarità del campionato di serie B, insomma, è un qualcosa di particolarmente flessibile, a volte espandibile altre volte comprimibile.

Continuando su sentieri ben noti agli habitué dei ragionamenti dietrologici, nonché agli amanti convinti delle cospirazioni di palazzo, si potrebbero, dunque, considerare gli accadimenti di questi giorni e lsoprattutto e scelte da essi scaturenti,come strettamente conseguenziali al fatto che, quest'anno, la terza retrocessa in terza serie nazionale sia stata, a sorpresa, la Sampdoria, società storica e blasonata vincitrice anche di uno scudetto all'epoca dei gemelli del goal Vialli-Mancini. I doriani, lo si legge e sente dire da mesi, legavano il loro futuro e la continuità aziendale alla promozione in massima serie in questa stagione, di modo che i lauti profitti della A, previsti in un ottimistico piano industriale di rilancio, potessero risanare i conti sofferenti del sodalizio ligure. Ebbene la Samp è addirittura retrocessa, sul campo e con merito, e questo infausto esito stagionale metterebbe a serissimo repentaglio il club genovese, con altrettanto serissimo rischio di default e, almeno temporanea, sparizione dalla scena del calcio professionistico italico.

Operazione salvataggio dei blucerchiati già partita e pronta ad andare in porto con un finale già scritto? Quale? Serie B a 21 o addirittura a 22 squadre, che farebbe tutti felici e contenti, finanche il club caro a patron Cellino oppure play out Salernitana-Sampdoria, con i granata costretti ad incrociare i tacchetti contro una società retrocessa sul campo e tirata per i capelli dalla fossa? Benchè la società dsi via Allende potrebbbe, alla fine dei giochi, ritenersi favorevole ad un allargamento dellle partecipanti alla prossima serie B, in ambedue i casi si sentirebbe forte odore di ingiustizia e vessazione ai danni del cavalluccio marino, il quale, però, stavolta non farà certo il vaso di coccio pronto ad andare in frantumi chinando il capo, bensì lotterà per tutelarsi in un clima di ritrovata unione e compattezza, dalla politica , alla stampa, alla tifoseria.

Sezione: News / Data: Lun 19 maggio 2025 alle 23:30
Autore: Raffaella Sergio
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