Chi l’avrebbe mai detto! Questa potrebbe essere l’affermazione più adatta, per descrivere il girone d’andata della Salernitana di Fabrizio Castori. Questa estate l’allenatore marchigiano prese, infatti, una squadra delusa, dopo che non riuscì a centrare la qualificazione ai play-off, ma soprattutto trovò un ambiente completamente demotivato. Indimenticabile l’immagine del ritiro di Sarnano senza praticamente tifosi, tanto da stupire anche il sindaco della località umbra. Assenze giustificabili certamente dalla situazione Covid, ma soprattutto da una delusione condivisa in tutti i supporter granata dopo anni di poche soddisfazioni. Inoltre il mercato faticava a decollare, con i principali colpi di mercato che arrivarono solo verso la fine della sessione estiva. Insomma il clima alla vigilia di questa stagione 2020/21 era tutt’altro che favorevole.

Nonostante ciò mister Castori si è rimboccato le maniche e ha costruito una squadra a sua immagine e somiglianza, un undici operaio ma estremamente efficace. La Salernitana ha mostrato in queste prime 19 partite un grande spirito di squadra e grande solidità, seppur nelle tre sconfitte consecutive quest’ultima qualità è venuta un po’ meno. Una compagine dunque non spettacolare, come dimostrano le molte vittorie di misura e i 24 gol realizzati, ma unita ed efficace in molte apparizioni di questa stagione. Tutto ciò ha portato i granata ad essere secondi in classifica, a sole quattro distanze dall’Empoli, con un punto di vantaggio sulla coppia Spal Cittadella, ma soprattutto con sei lunghezze di vantaggio sull’ottavo/nono posto occupato da Pordenone e Venezia. Sicuramente è ancora presto per parlare di obbiettivo promozione o per fare bilanci, però sicuramente in pochi credevano alla fine del girone d’andata di trovare la Salernitana nella posizione che occupa attualmente.

Tanti sono gli aspetti positivi da cui ripartire in vista del girone di ritorno, in primis i tanti leader che questa squadra ha trovato man mano nel corso dei mesi. Parliamo di calciatori come Belec, Gyomber, Djuric, Di Tacchio, Tutino, Casasola e Lopez. In secondo luogo il rendimento casalingo in questo prime 19 giornate, con solo una battuta d’arresto contro il Pordenone. Infine la solidità difensiva, che ha caratterizzato la Salernitana per tutti questi primi mesi, tranne nella striscia di tre sconfitte consecutive. Sicuramente poi,  tanti sono gli aspetti in cui deve migliorare la formazione di Castori, già a partire dalle prossime settimane. Sicuramente l’approccio ai cosiddetti big match o contro squadre blasonate, troppo spesso errato. È successo per esempio con la Spal, con il Brescia, con il Monza e con l’Empoli. Di conseguenza c’è da migliorare il rendimento con le grandi,viste le sole due vittorie contro squadre classificate tra le prime otto. La Salernitana può crescere in questo, anche perché in alcune occasioni a dimostrato di poterlo fare. Per esempio a Verona contro il Chievo, a Frosinone e in casa contro il Lecce. Infine bisognerebbe cercare di dipendere meno dall’inventiva di Tutino o dalla forza fisica di Djuric, per essere efficaci in zona gol e segnare con costanza. Su questo dovrà lavorare molto Fabrizio Castori, per favorire magari trame di gioco più coinvolgenti e che favoriscano maggiormente gli inserimenti e le reti dei centrocampisti.

Questo, dunque, è un possibile bilancio della prima metà di stagione salernitana, che potremmo valutare come molto soddisfacente. Lunedì si ripartirà dalla Reggina, come nell’ormai lontano 26 Settembre 2020, sperando in un girone di ritorno altrettanto positivo.

Sezione: News / Data: Lun 25 gennaio 2021 alle 17:00
Autore: Simone Caravano / Twitter: @CaravanoSimone
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