Diciannovesimo appuntamento con la rubrica estiva “Tutto lo stadio!”, grazie alla quale oggi conosceremo da vicino lo stadio del Trapani Calcio, il Polisportivo Provinciale di Erice. L'impianto, che sorge in provincia di Trapani, a circa 10 chilometri dal centro cittadino, venne pensato già agli inizi degli anni '50 come sostituto del vecchio e malridotto “Campo Aula”, situato sul lungomare cittadino. Scelta come località il comune di Erice, i lavori partirono nel 1957 e terminarono tre anni dopo, nel 1960. Il 30 ottobre dello stesso anno venne così inaugurato, con la partita Trapani-Taranto (3-2), il nuovo stadio Polisportivo Provinciale, capace di ospitare diverse discipline. In seguito lo stadio fu dotato di piscine e palestre, nonché di una pista di atletica, poi rimossa nel 2014. L'impianto al momento della sua inaugurazione risultava ancora largamente incompleto, privo di tribuna coperta (edificata soltanto nell'87), di Curva Sud e con la gradinata ancora in costruzione. Secondo i progetto iniziale, infatti, il Provinciale di Erice avrebbe dovuto avere una capienza di oltre 10.000 posti.

Oggi il Provinciale si presenta ancora in parte incompleto essendo ancora privo della Curva Sud, ma può ospitare fino a 7.787 spettatori. Tra il 2013 e il 2014, infatti, lo stadio ha subito vari lavori di ristrutturazione e ampliamento per adeguarlo agli standard della Serie B. La Curva Nord è stata portata ad una capienza di 1.480 spettatori, la Tribuna Coperta a 1.890 e la Gradinata a 3.834, mentre sul lato sud è stata posta una piccola tribuna prefabbricata destinata alla tifoseria ospite della capienza di 404 spettatori.

Il campo, delle dimensioni di 105x75 metri, è stato completamente rifatto nel 2014 quando è stata rimossa la pista d'atletica ed è stato ricoperto da un manto sintetico. Questo, nella speciale classifica dei migliori terreni da gioco stilata dalla Lega di B nella scorsa stagione, si è classificato al primo posto nella categoria “campi in sintetico”. 

Sezione: News / Data: Mar 16 agosto 2016 alle 16:00
Autore: Valerio Vicinanza
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