I tifosi continuano a protestare per quanto accaduto in Sassuolo-Frosinone. Un pool di legali salernitani ha scritto alla Procura Federale per chiedere lumi su una gara vinta dagli ospiti e che ha visto il tecnico Grosso schierare diverse seconde linee, con Berardi, Laurientè e qualche altro titolarissimo rimasto a guardare anche con un risultato sfavorevole.

Gli avvocati contestano anche la concessione di un rigore ritenuto generoso e risultato decisivo per il successo dei gialloblu. Ha parlato ieri anche Salvatore Gagliano, uno che ha lavorato in Federazione: "Il campionato è stato falsato. Lo slittamento della trentaquattresima giornata ha danneggiato i granata, il regolamento non prevedeva la chiusura con due trasferte di fila. Brescia-Reggiana e Sassuolo-Frosinone avrebbero presumibilmente avuto un altro epilogo e, con risultati non sorprendenti, la Salernitana sarebbe già salva. Invece dovrà giocare ingiustamente il match di ritorno dello spareggio in campo esterno".

Si accoda al coro di protesta anche la tifoseria organizzata, col Centro di Coordinamento che ha scritto alla FIGC chiedendo un'indagine approfondita, anche a costo di fermare la post season. Ipotesi improbabile, anzi impossibile, ma che serve comunque alla città e alla provincia di Salerno di lanciare un segnale chiaro ai vertici del calcio. Sui social in centinaia hanno preso d'assalto le pagine facebook di Sassuolo e Frosinone, criticando Grosso ("Da eroe dei mondiali a mister che ha condizionato la lotta salvezza" uno dei tanti commenti), e l'arbitraggio di Pezzuto.

E prima di Cittadella la società, sotto traccia, aveva chiesto ai vertici del calcio di vigilare affinché tutto si svolgesse nel modo più trasparente e corretto possibile. Da tempo non c'era un clima di tale compattezza attorno alla Salernitana. Lecito immaginare che i 30mila dell'Arechi saranno ancora più carichi del solito.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 16 maggio 2025 alle 21:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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