L'ex portiere della Salernitana Luigi Sepe è intervenuto a TuttoSalernitana, trasmissione in onda su SeiTv: "Mi manca giocare, ma sono abbastanza contento della vita di adesso: mi dedico alla famiglia e guardo tantissime partite".

Quali impressioni hai avuto in ritiro sulla Salernitana?
"Positiva. La dirigenza è eccezionale, il direttore capisce tantissimo di calcio e subito ha chiamato un mister di categoria. Conoscevo già una decina di calciatori: la Salernitana lotterà fino alla fine per vincere il campionato".

Su Donnarumma.
"Ci ho parlato ieri: la Salernitana è in buone mani. Era etichettato come 'il fratello di Gigio', ma è un ragazzo eccezionale che sta facendo benissimo e continuerà a farlo".

Dove può arrivare la Salernitana?
"Se la giocherà fino alla fine perché ha uomini di valore e giocatori forti. Poi deve andare tutto nel verso giusto. Se tutto va come deve andare, lotterà fino alla fine per tornare dove merita".

Cosa è successo dopo la seconda salvezza in A?
"Il calcio te lo dà e te lo toglie. Me lo tengo per me cosa è successo, ma eravamo una squadra forte. Sono stati però due anni pessimi dopo, e non si può dare la colpa a una o due persone: è colpa di tutti e soprattutto di noi giocatori".

Che idea ti sei fatto dei playout dello scorso anno?
"Tutto inspiegabile. Parliamo però del nulla, perché abbiamo perso: la Salernitana è in C e la Samp in B. Possiamo dare la colpa a tutti, ma dobbiamo fare anche mea culpa. Inutile tornare indietro e cercare colpevoli".

C’era differenza tra Christensen e Sepe?
"Posso essere giudicato come portiere, ma non come uomo. Ho parlato con Valentini in privato, prima dell’ultima partita che ho fatto con la Reggiana, vinta 2-1. Il venerdì il ds mi parla e dice che io, Soriano e Ferrari siamo i pilastri. Il lunedì dopo io e Soriano eravamo sul mercato e Ferrari capitano. Soriano non ha trovato squadra, poi è arrivato Christensen che fece una gara indescrivibile con la Cremonese. Il preparatore dei portieri mi disse che dovevo pagare io; il ds mi chiamò dicendo che era costretto a fare questa operazione ma che mi avrebbe difeso. Io ho sempre pensato a dare tutto per la squadra, giocando o non giocando. Quello che succede in settimana il tifoso non lo vede".

Christensen ha fatto benissimo con la Cremonese, poi qualche errore…
"Se Christensen avesse sempre fatto la prestazione con la Cremonese, allora avrebbe giocato titolare con la Fiorentina. Quando la squadra non gira, il portiere è il primo a pagare: ci sta".

Cosa farà in futuro Sepe?
"Farò sicuramente l’allenatore. Oggi mi sto allenando aspettando gennaio".

Perché hai rescisso con la Salernitana? Ti hanno fatto capire che volevano rifondare tutto?
"Era giusto così per il nuovo corso. Ero l’unico della vecchia guardia. Il direttore mi ha chiesto di dargli una mano in quel momento: gliela darei sempre. Il direttore e il presidente sono persone eccezionali. Spero che il ds riesca a portare la Salernitana dove merita. Nessuno meritava quello che è accaduto: società, giocatori e tifosi. La squadra dell’anno scorso doveva andare ai playoff, ma ora purtroppo parliamo d’altro".

C’erano problemi con Paulo Sousa?
"Sì. Ci ho litigato dieci anni fa alla Fiorentina. Ci siamo portati dietro quella cosa, è una persona che personalmente non mi piace. Non discuto le sue scelte. Quando dovevamo aiutare Ochoa lo abbiamo fatto tranquillamente, perché è una persona che merita tantissimo".

La voce che non hai esultato dopo la vittoria con la Reggiana?
"Sono fatto così, non mi avete mai visto esultare. La mia famiglia mi disse che questa cosa poteva rivoltarsi contro di me, ma io non sono cambiato. Non ho nulla contro i tifosi o contro qualcuno, ma sono fatto così. Figuriamoci se non esultavo dopo una vittoria nel recupero, dopo quel periodo. La gente mi ha scritto questa cosa e mi ha fatto male, anche se alcuni hanno capito subito. Non puoi stare dietro a tutti a spiegare le emozioni. C’è chi esulta facendo due giri di campo e poi nello spogliatoio è triste, e c’è chi come me aiuta sempre tutti nello spogliatoio e poi non esulta in campo: alla gente può sembrare l’opposto".

Cosa hai consigliato a Donnarumma?
"Di non ascoltare troppo giornalisti e commenti. Gli ho detto che Salerno è una piazza difficilissima: in un attimo sei tra le stelle e un attimo dopo il contrario. È tutto amplificato. Sono contento per lui: sta facendo un grande campionato, sono primi e spero continui così".

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 20 novembre 2025 alle 22:12
Autore: Lorenzo Portanova
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Lorenzo Portanova
Caporedattore dal 2023
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