La tifoseria è stanca, il mondo ultras ha espresso tramite striscione il proprio pensiero. Nessuno ha più voglia di attendere. Accantonata l'illusione di essere entrati in un'era fatta di investimenti e successi, ora la piazza pretende chiarezza e invoca una decisa accelerata ritenendo sia arrivato il tempo di prendere delle decisioni senza ritardare ulteriormente la programmazione. Perchè, al netto di ricostruzioni incomprensibilmente trionfalistiche e della volontà di far passare il messaggio che sotto traccia ci si muova da tempo, è stato gettato alle ortiche il vantaggio temporale post retrocessione.

Qual è la situazione attuale? Ormai parlare di deadline, termine ultimo e giornata decisiva è diventato noioso. Per non tediare i lettori o fornire indicazioni sbagliate (come chi dava Petrachi già in sede per firmare per poi passare agli "strappi" e ai riavvicinamenti), premettiamo che la verità la conoscono soltanto i diretti interessati. Tra l'altro vincolati dall'obbligo di non divulgare all'esterno alcun tipo di informazione, con rischi penali non indifferenti. Il famoso patto di riservatezza.

Di certo c'è che Iervolino vuole cedere e che sta valutando se uscire definitivamente di scena o investire parte del ricavato all'interno del fondo americano che sta trattando da due mesi l'acquisto della Salernitana. Certo, pensare che la Brera Holdings vincoli l'acquisto a un pagamento rateale abbassando l'offerta se nel frattempo non si racimoleranno 25 milioni di euro dalle cessioni non depone a favore di un progetto ambizioso. Almeno nell'immediato.

Tuttavia la scelta di un direttore sportivo valido potrebbe consentire di combattere il comprensibile scetticismo generale. Fosse Petrachi, parleremmo di un top player che ha abbinato in carriera sostenibilità economica e risultati sportivi. Non era fatta dieci giorni fa, non era tutto saltato come raccontato altrove. La verità sta nel mezzo: tre incontri (uno a Salerno, vicino allo stadio), nessuna firma, qualche momento di tensione, il no di persone senza ruoli ufficiali ma vicinissime a Iervolino e il gran lavoro di Milan che ha saputo ricucire riaprendo la trattativa. A patto, però, che ci sia il dentro o fuori entro domenica.

Restasse Iervolino o si decidesse per un campionato d'assestamento e senza grosse spese, si virerebbe di nuovo su Maiorino. Sabato scorso era cosa fatta, poi il club ha preso tempo. Stesso discorso per Toscano, ormai virtualmente del Catania. Sottil è il nome più gettonato per la successione di Colantuono (che, come detto ad aprile, sarà uomo immagine e direttore tecnico), occhio ad Aquilani che si è svincolato dal Pisa.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 14 giugno 2024 alle 11:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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