Questa la riflessione del direttore di TuttoSalernitana, Luca Esposito, sul momento attraversato dai granata, pubblicato nell'editoriale su tuttoc: "

Il mercato si è chiuso con il colpo Ferraris e con gente di categoria come Tascone, Quirini e Frascatore. A nostro avviso, anche per ridestare una piazza fredda e diffidente dopo il doppio salto all'indietro, serviva il "colpo", un po' come accadde nel 2007 con Arturo Di Napoli e nel 2014 con Gabionetta e Calil. C'è poi anche un problema relativo alla comunicazione, visto che la proprietà continua a non parlare con la gente e con la stampa locale riferendo, a livello nazionale, d'aver fatto tutto il possibile per allestire una rosa di spessore.

Considerando invece che il diktat era anzitutto quello di cedere possiamo dire che si è persa l'occasione per ripagare Salerno di un amore incondizionato sfociato in zero contestazioni e nella sottoscrizione di quasi 5000 abbonamenti. Iervolino un giorno dovrà spiegare come si possa passare dai 20 milioni di euro sul tavolo per prendere Pinamonti e il sogno Cavani ad un ridimensionamento del genere. Salerno aveva scritto una pagina di storia del calcio nazionale passando dalla D alla A in 9 anni e mezzo e con due coppe in bacheca.

Chi ha sostituito Lotito, Mezzaroma e Fabiani, dopo una partenza super, ha fatto flop e questa squadra, pur competitiva e interessante, appare un gradino sotto a Catania e Benevento che certo avevano il vantaggio di partire da una base già solida, ma che hanno investito senza badare a spese. Vedete Vigorito che, in un secondo, è stato capace di ribaltare la situazione Tumminello tesserandolo mentre a Brescia era tutto pronto per le visite mediche. Alla fine si parla tanto di progetti e poesie, ma sono i soldi e la voglia di investire a determinare il buon esito delle trattative. 

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 06 settembre 2025 alle 09:00
Autore: Lorenzo Portanova
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