La vittoria ottenuta sabato pomeriggio dalla Salernitana ha consentito di accorciare le distanze dalla vetta e di rosicchiare due punti al Catania restando in scia di un Benevento rivitalizzato dalla cura Floro Flores. Tante le note positive lasciate in eredità dal pomeriggio del Curcio, a partire dal grande carattere mostrato da un gruppo che spesso va oltre i propri limiti compiendo delle rimonte entusiasmanti. Quella di Picerno non è certo la prima, visto che era gia successo, in ordine cronologico, contro Cosenza, Sorrento, Giugliano, Casarano, Cavese, Altamura, Potenza e Trapani. Ben nove risultati positivi maturati da situazione di svantaggio, un record nella storia recente della Bersagliera che primeggia nel girone meridionale per punti conquistati in trasferta: 17 su 35, con ben cinque successi. Nessuno ha fatto meglio, nemmeno Catania e Benevento che occupano il primo posto.

E si arricchisce anche la collezione di gol arrivati negli ultimi dieci minuti. Tra questi quello di Ferrari a Giugliano, il colpo di testa vincente di Quirini a Casarano e il rigore trasformato da Golemic ad Altamura. Altro segnale inequivocabile della voglia matta di lottare fino alla fine per regalare un sogno a un tifoseria capace, a sua volta, di fare la differenza in termini sonori e...numerici. Quarto sold out su quattro, oltre settecento tifosi tra settore ospiti e tribuna e media spettatori che batte tutte le altre squadre della C, comprese quelle inserite negli altri raggruppamenti. Importante anche il ruolo di Achik: due assist da subentrato, come accaduto nel derby con la Cavese. Ferrari diventa il bomber della squadra con cinque reti, per Longobardi una gioia che vale doppio visto che è arrivato da appena due settimane.

Ci sono state, ovviamente, anche indicazioni negative dalle quali trarre spunto per lavorare in settimana. Il primo tempo, contro un avversario ultimo in classifica e senza diversi titolari, è stato tra i peggiori della stagione, un atteggiamento a tratti presuntuoso. Come se i calciatori avessero inconsciamente snobbato i rossoblu. Male Quirini come mezzala, Capomaggio continua a non convincere e non trova mai la giocata che fa la differenza, per un tempo la retroguardia ha ballato subendo un gol sul quale anche Donnarumma non è apparso irreprensibile.

Il pipelet granata, tra i leader dello spogliatoio, alterna prodezze a errori evitabili e questo non contribuisce a trasmettere sicurezza a una già vulnerabile retroguardia. La vittoria, comunque, ha evitato un post partita ad alta tensione, visto che al termine del primo tempo i dirigenti e gli esponenti del club lasciavano trasparire insofferenza. Raffaele, con un risultato differente, sarebbe stato quantomeno in discussione. E ora il cambio di modulo, col passaggio dal 352 al 442, appare inevitabile.

Sezione: News / Data: Mar 16 dicembre 2025 alle 16:30 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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