Quando lasciò Rosario aveva in tasca 50 euro e addosso la maglia dell’Argentina. Voleva inseguire il suo sogno: il calcio. Aveva 18 anni. Quasi 12 anni dopo, con 115 gol tra i professionisti in 307 partite, Franco 'el Loco' Ferrari riparte dalla Salernitana. "Ho avuto un infortunio pesante - dice - all’inizio dell’anno scorso, ma ho recuperato dopo sei mesi e ho finito le ultime gare giocando novanta minuti. Quest’anno riparto al 100%. Con Inglese mi trovo molto bene, è un giocatore eccezionale. Non ci interessa in quale girone giocheremo perché vogliamo vincere e siamo mentalizzati per farlo. Il soprannome Loco? Nasce da quando ero piccolo perché fuori dal campo non ero un tipo proprio tranquillo".

Ferrari e il calcio sono una cosa sola. Le sue origini tra le strade di Rosario, poi l’Italia, spronato dal padre. Messi come idolo, poi la passione per la chitarra, i tatuaggi ed ovviamente il mate. L’arrivo in Italia non fu facile. "La serie D non fa per te", si sentì dire a Scandicci. Ripartì dall’Eccellenza, a Montecatini. Poi la chiamata del Genoa, la ripresa dopo un primo infortunio serio e l’amicizia con Giovanni Simeone.

Ora Salerno e la maglia granata. "Sono molto contento di essere qui, voglio dare il massimo e fare tanti gol. Siamo consapevoli - aggiunge - che le aspettative sono alte perché Salerno merita altri palcoscenici. In questi primi giorni vedo un bel gruppo, unito, che sa quello che vuole. Sappiamo cosa è successo negli anni precedenti, quindi vogliamo partire subito bene per raggiungere l’obiettivo".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Mer 16 luglio 2025 alle 10:30
Autore: Lorenzo Portanova
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