Si colora di granata una città che è ancora inebriata per la grande promozione in serie A. I quartieri imbandierati, gli striscioni sui quali è scritta laa storia della Salernitana in questi 23 anni di assenza dalla serie A sono ormai il pane quotidiano di chi ama questa maglia ed aspettava questo momento per esplodere in una festa irrefrenabile. Entra nella storia la squadra di Castori, quella squadra costruita ad inizio stagione molto bene dal tecnico e dalla società, in primis il direttore Angelo Fabiani vero artefice di questo insperato (lo possiamo dire) successo. Si perchè all'inizio di stagione la Salernitana era collocata in terza fascia di un'ipotetica griglia che metteva davanti squadre blasonate come il Lecce, il Brescia, la Spal, il Monza che aveva fatto acquisti milionari e che puntava alla seconda promozione di seguito. E si è visto, alla fine, che il campo ha premiato squadre meno indicate come favorite visto che Empoli e Salernitana certamente non godevano dei favori del pronostico. Ma in questi casi si sa bene che il campo premia la concretezza, la consapevolezza di andare avanti adagio, guardare solo in casa propria, dare convinzione ad un gruppo coeso che non ha mai smesso di credere nei propri mezzi che era la filosofia di un tecnico partito dal basso che ha vinto tanto nel corso della sua carriera da tecnico rimanendo sempre nell'ombra, basandosi sul lavoro e non esponendosi mai agli strombazzamenti che pur hanno condizionato nel corso della esaltante stagione tante squadre che alla fine clamorosamente sono finite alle spalle anche di una quinta, come il Venezia e di una sesta, il Cittadella, che si stanno sfidando per l'ultimo posto disponibile per la serie A. Incredibile ma vero visto che nel corso dei lunghi anni dei play off promozione in serie B mai era accaduto che la terza e la quarta finissero fuori dalla finale. Merito della Salernitana che ha scombussolato tutto ma se si vuol scrivere la storia dopo 23 anni queste imprese sono da elogiare. Ed ora aspettiamo cosa succederà a livello societario. Lotito e Mezzaroma che in silenzio, senza mai rispondere alle critiche piovutegli addosso in questi lunghi dieci anni da chi, lo diciamo senza mezzi termini, non ama la Salernitana ed ora è salito anche loro sul carro dei vincitori con tanta ipocrisia, si stanno adoperando per regalare a questa piazza una società che sia all'altezza di quello che hanno fatto loro. La multiproprietà andrà in soffitta ma resta la consapevolezza che questa vittoria, che rimarrà scolpita nella storia, non è vana. Anzi. I patron hanno detto che ci sarà anche continuità in serie A della Salernitana. Ed è ciò che si aspettano i veri tifosi, coloro che hanno sempre sperato che questo grande giorno potesse arrivare.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 26 maggio 2021 alle 09:51
Autore: Enzo Sica
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