Ancora 90 minuti e la Salernitana si congederà da un 2022 ricco di emozioni per i colori granata e destinato a rimanere impresso nel cuore dei tifosi e nella storia del club. Un percorso iniziato il 9 gennaio a Verona, dove i granata aprirono l'annata con un bel successo, il primo dell'era Iervolino, che di lì a pochi giorni rilevò ufficialmente il club, e che terminerà domani a Monza. In mezzo un'incredibile salvezza al cardiopalma che resterà scolpita negli annali della Serie A e una campagna acquisti estiva davvero imponente, grazie alla quale quest'anno la Salernitana si candida a vera e propria mina vagante del campionato. 

Quella dell'U-Power Stadium resta una trasferta complicata per gli uomini di Nicola, che però ci tengono a chiudere come avevano iniziato l'anno solare e, soprattutto, a riscattare la sconfitta di Firenze, che ha posto fine a una serie positiva di quattro turni e ha fatto storcere il naso a qualcuno. E' vero, gli uomini di Nicola, dopo il grande successo dell'Olimpico contro la Lazio sono andati incontro a un calo abbastanza evidente sul piano del gioco, sia contro la Cremonese che all'Artemio Franchi, dove i granata hanno trovato la rete all'unico vero tiro in porta dell'incontro, prima di capitolare sotto i colpi dei viola. Qualcosa di analogo a quanto capitato dopo l'eccellente prestazione dell'Allianz Stadium contro la Juve, quando i granata peccarono forse di presunzione infilando due sconfitte consecutive. Questa squadra ha, insomma, dimostrato di essere in grado di vincere o perdere con chiunque, a prescindere dalla caratura dell'avversario, segnale di un'incostanza di rendimento che resta il tallone d'Achille dei granata. 

Tuttavia occorre ribadire che l'obiettivo primario resta la salvezza e che ci vuole un certo equilibrio nell'esaminare la situazione. Non si può passare dall'altare alla polvere in appena due giornate, come una parte della critica vorrebbe. La Salernitana certamente non è una squadra abbastanza attrezzata per puntare alle prime otto posizioni, come qualcuno, in preda al facile entusiasmo, aveva vagheggiato dopo il 3-1 alla Lazio, ma al tempo stesso non è sicuramente una squadra allo sbando e priva di idee come qualcuno imputa a mister Nicola. Il tecnico, contrariamente a quanto sostenuto da qualcuno, ha incassato a più riprese la piena fiducia del patron Iervolino, che è assolutamente consapevole del valore del trainer piemontese. Dopotutto i granata restano un osso duro per ogni avversario, come ribadito a più riprese dagli stessi addetti ai lavori, ma che non ha alcuna velleità diversa da una salvezza tranquilla. 

"Non si passa da una salvezza rocambolesca alla lotta per l'Europa nel giro di pochi mesi", ha affermato di recente un uomo navigato e ben noto all'ambiente granata come Delio Rossi e proprio qui sta il punto. Chi si aspetta una passeggiata si sbaglia di grosso, perché, sebbene la Salernitana sia assolutamente attrezzata per mantenere la categoria, ci sarà, come ogni anno, da lottare partita dopo partita e non si può pensare di raggiungere i proverbiali quaranta punti a metà campionato. 

A Monza ci si attende, comunque, una prova gagliarda e una grande reazione da parte della Salernitana, specialmente considerando l'importanza del match, che rappresenta un vero e proprio scontro diretto. In ogni caso, comunque vada, l'annata calcistica che va concludendosi non può che essere incorniciata come una delle più belle della storia del club. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 13 novembre 2022 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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