E momento di stanca fu. Come prevedibile, come, soprattutto, è fisiologico nell'arco di una stagione intera. Paradossalmente, per fortuna è arrivato adesso, quando si è ancora abbastanza agli inizi e c'è tutto il tempo per recuperare. 
Anche se parliamoci chiaro, nessuna crisi e nessun dramma, al momento attuale il Benevento risulta capolista per differenza reti, ma di giornate ne sono trascorse solo sette, troppo poche per poter dire che questo sia un dato effettivamente significativo. C'è solo da rimettersi in carreggiata, anche se la sfida contro la Cavese è probabilmente la peggiore del momento.

La squadra guidata da mister Fabio Prosperi - tecnico dalle grandi capacità, da attenzionare (e non mi si dica poi che non lo avevo detto) - sta attraversando una fase di alti e bassi, ma il tecnico messo in discussione ha compattato ulteriormente la squadra, che dopo la vittoria sul Monopoli lo ha virtualmente abbracciato considerando che si trovava in tribuna: chiaro gesto, chiaro segnale. La squadra è con il proprio allenatore, e ora più che mai giocherà con la bava alla bocca. A maggior ragione in un derby. Ripeto, la gara forse peggiore in questo momento, dove vincerà chi avrà più fame e più ragioni per poter fare la voce grossa: paradossalmente, i granata avranno forse la testa più libera, l'inghippo nasce solo dal fatto che si conoscerà il risultato del Benevento, in campo due giorni prima.
In ogni caso, servirà la miglior versione della squadra. 

Torno però a ribadire: senza troppe pressioni, che tutto è rimediabile e da scrivere. Un campionato non si vince a fine settembre. E neppure a inizio ottobre (ne approfitto, perdonatemi, per fare gli auguri di compleanno a mio fratello, nato proprio oggi, 1° ottobre).

Sezione: Editoriale / Data: Mer 01 ottobre 2025 alle 00:00
Autore: Redazione TS
vedi letture
Print