Due punti persi. Non ci giriamo intorno. Certamente la classifica della Salernitana è lusinghiera e tutti avrebbero firmato per conquistare 7 punti tra Spezia, Lazio e Cremonese, ma oggi c'è stato un netto passo indietro sul piano del gioco e dell'atteggiamento. La sensazione è che la squadra sia altamente performante quando ci mette agonismo e spirito battagliero, ma sul piano tattico è una Salernitana prevedibile, ripetitiva, che non riesce mai a trovare delle adeguate contromisure per cambiare spartito. Mister Nicola, che merita sicuramente gli elogi per quanto fatto l'anno scorso e per un decimo posto che permette di guardare avanti con ottimismo, a nostro avviso ha palesato alcune difficoltà nella lettura del match e nelle sostituzioni. Candreva, mezzala, stava rendendo al massimo eppure è stato sostituito a favore di un Vilhena oggetto misterioso, così come non ha convinto la scelta di schierare Lovato al centro. Non ce ne voglia l'ex Cagliari, giovane e anche sfortunato, ma i suoi primi 45 minuti sono stati da film horror come accaduto già a Reggio Emilia qualche settimana fa. Abbiamo sempre detto che il mercato era stato lacunoso sotto questo punto di vista, una difesa che aveva preso 80 gol in 38 partite non poteva essere rinforzata soltanto da giovani di belle speranze. Sarebbe stato meglio rispolverare Radovanovic difensore centrale e affidare le chiavi della manovra a Bohinen o Kastanos, calciatore che ha dato un contributo importante alla salvezza e che il mister ignora costantemente. Non crediamo che questo Vilhena sia maggiormente meritevole, in questo modo si rischia di perdere il polso dello spogliatoio. Cosa si potrà pretendere da chi viene tenuto ai margini nelle prossime due ostiche trasferte?

Per non parlare di un Bonazzoli irritante, quasi uomo in più della Cremonese. A questo punto aveva ragione il direttore sportivo quando era andato su altri profili evidenziando, in conferenza stampa, atteggiamenti che non gli stavano piacendo. Oggi Bonazzoli ha sbagliato tutto, da un suo errore è nata l'azione del rigore decisivo e un solo gol in 13 gare è bottino magrissimo. Fazio, che fa il difensore centrale, ha segnato altrettanto, Mazzocchi che è esterno ha fatto addirittura meglio. A gennaio sarebbe opportuno fare una attenta valutazione. Ribadiamo: la classifica è ottima, salvarsi non sarà un problema e chi ferma Lazio e Juventus sta facendo un grande campionato. Ma due punti in casa tra Empoli, Lecce e Cremonese è bottino magro, passi falsi che rivitalizzano avversari che oggi, con un ko, avrebbero avviato ufficialmente la crisi. Ora Fiorentina e Monza, arrivare alla lunga sosta con almeno 20 punti sarebbe tanta roba e aumenterebbe l'appeal di una società che, come diciamo sempre, dovrebbe fare meno proclami e procedere a piccoli passi anche per non urtare la suscettibilità della concorrenza. I presupposti per vivere un campionato in crescendo ci sono tutti, ma nelle prossime gare il calendario è di fuoco e questi due punti in meno pesano. Certo, l'arbitro ha negato un rigore solare ai granata concedendone uno generoso agli ospiti. Sarebbe giusto che la stampa nazionale lo rimarcasse come ha fatto per il giallo a Milinkovic e il gol di Milik. Non sarà così, lo sappiamo già. Ma oggi, con cambi giusti e atteggiamento diverso, nemmeno il peggior Marchetti avrebbe potuto negare la vittoria. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 06 novembre 2022 alle 00:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
vedi letture
Print