Dopo la salvezza centrata e le intemperie successive per la querelle tra Iervolino e Sabatini, ecco che la nuova Salernitana inizia a prendere forma, o meglio, si iniziano ad avere più idee che dovranno poi essere messe in atto. Certo, meglio "prima" che "poi", ma questo è un altro aspetto sul quale adesso è presto per parlare, il via ufficiale alle trattative non è ancora scattato. La certezza, o almeno quello che è auspicabile, è che venga rinforzato il poco prolifico reparto avanzato, per il quale si fanno già tanti nomi.

Al netto delle conferme e del sogno, Edinson Cavani, stanno emergendo profili di svariati giovani, tra i quali spicca Andrea Pinamonti, nome già noto alla categoria seppur ancora esploso a metà: il calciatore dell'Inter ha ricevuto una concreta offerta del Monza, che pare aver battuto la concorrenza anche di altre piazze come Fiorentina e Torino, ma la scelta finale spetta adesso a lui. Di sicuro, al netto della giovane età, è un profilo che conosce e si muove da tempo in categoria. Cosa che invece non hanno ancora potuto fare Manuel De Luca e Lorenzo Lucca, che oltre la Serie B non hanno mai avuto fiducia. Il perché questo sia accaduto è cosa ignota, ma a sensazione attribuirei la "colpa" di ciò al poco coraggio che in Italia si ha quando si parla di giovani: si preferisce prenderli, senza mai dar loro la vera opportunità di mettersi in mostra sui massimi palcoscenici. Sono sempre stata del parere che un certo percorso vada fatto per gradi, indubbiamente, ma arriva un momento in cui si deve osare, avere questo coraggio: non lamentiamoci poi se in Nazionale le cose non stanno andando benissimo. La cultura calcistica italiana va adeguata, deve stare al passo dei paesi europei. Dove i classe 2004 sono titolari nelle corrispettive Serie A. 

Certo, si potrebbe poi aprire il dibattito sui nomi, soprattutto quello di Lucca, che a Pisa ha vissuto una stagione in chiaroscuro, più scuro che chiaro. Esploso nei primi mesi, e finito in orbita azzurra (con riferimento alla Nazionale, non solo Under 21 dove a tratti si è anche distinto), è poi passato al buio, con anche qualche tribuna fatta per motivi disciplinari; la tecnica non gli manca, probabilmente ha solo pagato una certa fragilità mentale - anche normale per un giovane che deve gestire il successo improvviso nel giro di pochi mesi -. La lezione però l'ha avuta, sta a lui ora dimostrare se l'ha imparata. Su De Luca mi sento invece più sicura, può essere il nome giusto. Purché, appunto, ci sia coraggio di osare. Ma a mister Davide Nicola, quello non pare mancare...

A cura di Claudia Marrone, redattrice di Tuttomercatoweb

Sezione: Editoriale / Data: Mer 22 giugno 2022 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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