La premessa è d'obbligo: i tifosi della Salernitana, in questo momento, non hanno certo bisogno delle "guerre" intestine tra giornalisti. Anzi, chi fa il nostro mestiere ha il dovere morale di informare la gente con trasparenza e precisione, nel rispetto di un pubblico straordinario come quello granata. Nell'epoca dei social il tiro al massacro è diventato un'arte, al punto che i fautori della fake news sono oggetto di considerazione mentre chi prova a fare il suo mestiere viene attaccato in modo ingeneroso. Fino a quando ci si limita all'anonimo su facebook e ai soliti 10-15 che assumono il medesimo atteggiamento con chiunque (perchè per costoro la Salernitana è una valvola di sfogo e non una passione) non c'è problema: chi vi scrive è abituato a farsi scivolare tutto addosso, non ha nemmeno il tempo per leggere gli articoli delle altre testate e figuriamoci se può andar dietro ai commenti che arrivano sulla nostra bacheca. Anzi. Qui nessuno è depositario di verità o ha il dono dell'infallibilità, ogni critica fatta in modo obiettivo, intelligente e costruttivo aiuta a crescere e alimenta un sano confronto. 

Quando, però, sono presunti colleghi a scadere nella diffamazione con espressioni censurabili è necessario intervenire. L'accusa di falso giornalismo, reiterata anche sul web rispetto ad utenti che facevano notare atteggiamenti poco professionali, sarà oggetto di disquisizione nelle sedi opportune e si qualifica da sola. Chi ci conosce sa che, per affetto nei confronti della Salernitana e per i rapporti eccellenti con la tifoseria, non ci sogneremmo mai di inventare notizie o destabilizzare l'ambiente. Tutt'altro. Nel nostro piccolo cerchiamo di dare alla piazza anche una risonanza nazionale attraverso Tuttomercatoweb e SportItalia che sono tra i circuiti più gettonati in assoluto. Martedì abbiamo avvertito la preoccupazione dei tifosi rispetto al futuro della società e obbligo morale ci ha imposto di organizzare una trasmissione televisiva, in presenza di professionisti qualificati, per lanciare un messaggio di serenità interloquendo con i principali protagonisti. Sulla vicenda Maglione è arrivata una nota della Federazione che, nell'incipit e nella chiosa, conferma quanto detto da noi: ci sono trattative per la cessione della Salernitana. Il resto sarà chiarito nel tempo, per ora ci limitiamo a dire che nessuno (figuriamoci un avvocato) commetterebbe una gaffe così grossa in diretta tv e con virgolettato su siti da 30mila click al giorno. 

In studio c'erano Antonio D'Arco (giornalista e conduttore radiofonico da anni), Armando Iannece (avvocato e collega giornalista), Gaetano Ferraiuolo (giornalista) e il sottoscritto, con una redazione che ha lavorato dietro le quinte per fornire una informazione efficace. Le critiche fanno parte del gioco, soprattutto quando la visibilità è alta. Chi invece evidentemente ne ha poca (e parla di "non fare pubblicità", siamo alle comiche!) ha bisogno di sminuire il lavoro degli altri. Può piacere o no, ci mancherebbe. Ma il rispetto non deve mai mancare. Soprattutto da parte di chi si riempe la bocca parlando di deontologia e professionalità. Ne parleranno nelle sedi opportune, poi dopo il 15 dicembre ci toglieremo i nostri sassolini dalle scarpe. Ora conta solo che la Salernitana batta la Sampdoria e annunci una nuova società. Rinnoviamo il ringraziamento alla "maggioranza silenziosa" che ci segue con affetto dal 2013, ai critici "in buona fede" promettiamo il massimo impegno per migliorarci giorno dopo giorno. A chi diffama sui social rispediamo tutto al mittente. E ora i "finti giornalisti", stanchi di queste calunnie gratuite dei leoni da tastiera, si rivolgeranno a chi di dovere, con ordine dei giornalisti e legali già a lavoro per mettere al proprio posto voci stonate fuori dal coro.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 18 novembre 2021 alle 14:34
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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