Alla Salernitana gli applausi, al Napoli i punti. Potremmo riassumerlo così, in breve, il derby vissuto domenica scorsa all’Arechi. Nonostante le tante assenze, ed un’acclarata differenza qualitativa tra i due organici, la squadra granata ha tenuto decisamente testa all’avversario, sfiorando anche il gol nel finale con Ribery e Gagliolo. Insomma, il pari non avrebbe certo gridato allo scandalo. Tuttavia, nonostante gli applausi, e più in generale l’orgoglio per la prestazione fornita, la Salernitana si ritrova comunque a dover registrare una sconfitta, l’ennesima, di questo soffertissimo avvio di stagione. E arriviamo subito al punto. Oggi, con sette punti in classifica, e con diversi match falliti contro dirette avversarie, quali Empoli e Spezia, giusto per fare un esempio, la “sola” buona prestazione, tutta grinta e determinazione, non può bastare. Servono punti. Almeno altri sette per dare al girone di ritorno il senso di un’impresa possibile. E bisognerà farli nei prossimi incontri, nei quali la Salernitana sarà chiamata ad affrontare avversari dal calibro di Lazio, Inter, Fiorentina, Milan e Juventus, senza dimenticare Sampdoria, Cagliari e Udinese. Insomma, una vera e propria impresa, anche in virtù dell’emergenza infortuni che Castori prima, e Colantuono successivamente, hanno dovuto affrontare. In attesa di Gennaio, e di questo famoso tesoretto (oltre 10 milioni di euro?), nell’auspicio che venga spesa al meglio, occorre, giocoforza, fare di necessità virtù, partendo innanzitutto dalla fase realizzativa che andrà necessariamente migliorata. Sulla carta la Salernitana dispone di un roster offensivo di tutto rispetto ma questi, sin qui, è stato davvero deludente. E ci riferiamo a Simy sulle cui prestazioni (e reti) è legato buona parte del destino granata. Ma non solo, atteso che anche da Bonazzoli e Gondo ci aspettiamo una maggiore incisività.
Gli elogi ci sono stati, la prestazione di carattere pure ma ora occorre un exploit importante, a cominciare proprio da Roma dove ci sarà una Lazio che avrà affrontato da poco più di 48 ore il Marsiglia, delusa per un avvio di stagione sotto tono ma vogliosa di dimostrare che il credo di Sarri è in via di apprendimento. Sarà dura, quasi quanto il match contro i partenopei ma la compagine con il cavalluccio sul petto non dovrà avere timori revenziali. Non più. Lo scotto del salto di categoria è cessato e nonostante le tante (troppe) defezioni dovrà necessariamente dare il tutto per tutto, che ci si augura, questa volta, porti ad almeno un punto in cascina.

A cura di Armando Iannece

Sezione: Editoriale / Data: Mer 03 novembre 2021 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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