La Salernitana conquista una vittoria tanto sofferta quanto importante contro il Verona e si consolida in una posizione tranquilla di classifica. Basterebbero queste poche righe per un editoriale sintetico, ma pregno di significato. Perché a dirla tutta vedere i granata con un incoraggiante +5 sulla terzultima in classifica è un buon viatico per vivere una settimana all'insegna della tranquillità.
Ma dietro i tre punti conquistati contro gli scaligeri c'è stata una prestazione un tantino opaca, certamente condizionata dall'assenza e da una tenuta fisica leggermente in calo. Motivo per cui, quindi, appare doveroso trarre dal match di domenica scorsa anche gli aspetti meno piacevoli. Bene l'atteggiamento prudente, stride, però, con il modulo dove gli esterni Mazzocchi e Candreva appaiono in debito di ossigeno. Al momento poco utilizzati i relativi sostituti, Bradaric e Sambia. Ciò sta condizionando non poco il gioco dei granata, atteso che la forza di un 3-5-2 è data proprio dalla spinta dei cosiddetti "due quinti". Si attendono Bradaric e Sambia ma al momento Nicola punta forte su altri calciatori. In mezzo al campo manca, e tanto, Bohinen. Soprattutto adesso che Maggiore sarà sicuramente out per qualche partita. Il norvegese è il cervello della Salernitana, l'arma in più che consentì alla squadra con il cavalluccio sul petto di svoltare nel girone di ritorno scorso. In attacco, viceversa, c'è tanta abbondanza e di qualità. I vari Piatek, Bonazzoli, Dia, lo stesso Botheim rappresentano un lusso per una compagine in lotta per la salvezza. Naturalmente, in organico c'è anche un certo Valencia, nazionale cileno, che fin qui ha trovato poco spazio. Questo per dire che la Salernitana presenta senza dubbio un organico adatto all'obiettivo iniziale (salvezza tranquilla), che potrebbe, altresì, strizzare l'occhio all'11° posto ma che, attualmente, vuoi per infortuni che per scelte tecniche, appare un po' corta in soluzioni tattiche. Pertanto, meglio turarsi il naso innanzi ad un calcio più pratico e magari meno spumeggiante. Tornare a fare la provinciale, conquistando punti utili pre- sosta, e poi chissà, che con l'organico intero a disposizione l'asticella tanto auspicata  non si possa effettivamente alzare.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 12 ottobre 2022 alle 00:00
Autore: TS Redazione
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