Il boom di Ribery ha scaturito un effetto mediatico di altissima risonanza per la Salernitana e per la città di Salerno, non solo sul palcoscenico nazionale, ma anche internazionale (si veda l’articolo del L’Equipe). Questa esplosione di interesse trascinata dal campione francese ex Bayern è stata ovviamente traslata sulla squadra granata e sulla sua città, al centro delle luci della ribalta ormai da qualche giorno. L’arrivo di FR7, festeggiato in pompa magna all’Arechi dinnanzi a diecimila tifosi e addetti ai lavori, ha fatto il giro delle testate nazionali, internazionali e del web, social compresi, dove molti giocatori di caratura internazionale (si vedano Boateng, Modric, Neuer & C.) hanno visto probabilmente per la prima volta le bellezze di una piazza come Salerno, della sua gente e del suo calore.

L’impatto mediatico però non ha fermato qualche facinoroso che non si è lasciato sfuggire l’occasione per distogliere in maniera negativa l’attenzione dal Ribery-Day, passando alla ribalta per gesti poco affini al mondo del calcio. L’arrivo di un campione come Ribery, con tutto il suo “entourage” a seguito, porterà inevitabilmente Salerno e la Salernitana sempre più sulla bocca e sulla penna (anzi tastiera) di molti addetti ai lavori e tifosi avversari, che seguiranno dunque con occhi diversi la compagine di mister Castori. L’arrivo di Ribery rappresenta dunque una presa d’atto di un cambiamento: un cambiamento che deve tramutarsi in senso di responsabilità verso una maglia che la gente sente come pelle e che per troppo tempo è stata ai margini della cronaca che conta. I tempi della bomba-carta nella gara di Coppa della Fiorentina sono ormai lontani anni luce, ma non bisogna lasciarsi andare con esaltazioni che non riguardano il mondo del calcio e la passione per il cavalluccio. La Serie A e l’arrivo di un campione come Ribery che ha deciso di scegliere Salerno per un’altra emozionante storia calcistica devono essere un monito che inviti alla responsabilità personale e sociale di una piazza che non perde mai occasione per dimostrare tutto il proprio amore verso questi colori. Un amore viscerale, ma soprattutto un amore sano e che possa rappresentare, covid permettendo, l’arma in più a disposizione dei ragazzi di Castori

Sezione: Editoriale / Data: Gio 09 settembre 2021 alle 00:00
Autore: Roberto Sarrocco
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