Che ci trovassimo dinnanzi ad una società fantasma lo si sapeva già. Lo è sempre stato, dall'inizio, e lo sarà fino alla fine di questa paradossale telenovela. Al di la di qualche dichiarazione autorevole e dai connotati simil autoritari (si veda l'arrivo di Ribery o l'esonero di Castori), la società è venuta meno in tutti i momenti clou della difficile stagione della Salernitana. E' in momenti come questi che bisogna alzare la voce, dare una scossa all'ambiente, caricare e confortare la piazza affinché la torcida non si spenga sotto i colpi inferti dagli avversari, specie se dinnanzi al proprio pubblico. Una società che ha capito ormai di essere al capolinea di una lunga e tormentata soap opera, dal finale scontato: cessione ad un acquirente e arrivederci. 

Si poteva e si doveva fare di più, anche se non si aveva l'interesse nel farlo, per un semplice quanto antico motivo: rispetto. Rispetto per una tifoseria che non ha mai trattenuto il suo smisurato amore per questa maglia, in casa come in trasferta; rispetto per una piazza in grado di riscaldare anche i cuori degli "estranei di Game of Thrones", rispetto per tutti coloro che vivono questi colori come ragione di vita. Eppure tutto questo non c'è stato, ed il silenzio incalza giorno dopo giorno, e si protrarrà fino a quel fatidico countdown del trustee.

E nel frattempo il nulla: le società di massima serie iniziano a muoversi già da ora sul mercato, anticipando i tempi e cercando di migliorare o raddrizzare una stagione fin qui non come le aspettative. Il tutto mentre la Salernitana resta ancora ferma al palo, come era successo già in estate, per poi fare la corsa a fine mercato ed accontentarsi di ciò che resta. Una squadra senza aspettative, senza futuro, non è certamente appetibile e la Salernitana in questo momento non rappresenta certo la prima scelta per un calciatore che vorrebbe cambiare casacca. Ed allora, in un momento come questo, una parola di una società potrebbe valere molto, non solo per rasserenare gli animi ma soprattutto per incoraggiare chi segue a distanza le vicende della squadra con qualche interesse, anche dopo gli esodi in trasferta che non sono certo passati inosservati in Lega. 

E allora Generale, batti un colpo, Salerno lo merita. 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 11 novembre 2021 alle 00:00
Autore: Roberto Sarrocco
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