Solo applausi per questa Salernitana. Nella notte più triste del campionato, la formazione di Fabrizio Castori perde per 2-0 contro un Pordenone molto modesto e che, al netto delle discutibili dichiarazioni di Attilio Tesser, è stato uno dei peggiori avversari visti all'Arechi in questo girone d'andata. Anche in 9 contro 11 (12), infatti, i ramarri si sono chiusi nella propria metà campo dando coraggio ai granata, mai domi e anche piuttosto belli da vedere in alcuni sprazzi del match. Una bella risposta ai fautori del bel gioco. Oggi la Salernitana ha avuto almeno sei limpide occasioni da gol ma è tornata a casa con zero punti, in passato è stata cinica e ha sfruttato l'unica chance meritando il nomignolo di "brutta, sporca e cattiva" tanto caro a Mezzaroma. Oggi non si può dire niente a nessuno degli interpreti. Bogdan è tornato titolare dopo un mese e ha giganteggiato, Capezzi era stato il migliore in campo fino all'espulsione, Cicerelli ha dimostrato di essere uno dei più forti della categoria e dovrebbe giocare di più, lo stesso Lopez, a 37 anni e riconfermato teoricamente come alternativa ai titolari, ha corso e combattuto fino al 95' in tutte le zone del campo incarnando lo spirito del mister. 

Naturalmente quanto accaduto oggi fa storcere il naso e il VAR sarebbe l'unico modo per restituire credibilità ad uno sport che ha allontanato decine di migliaia di appassionati anche a causa dei continui errori delle giacchette nere. L'espulsione di Capezzi, il rigore netto non fischiato su Tutino, i continui interventi fallosi su Djuric puntualmente ignorati, il primo giallo a Di Tacchio e l'ammonizione ad Anderson a 15 secondi dalla fine gridano vendetta, ancor di più se nel pomeriggio l'Empoli vince a Cosenza con un penalty inesistente ed un secondo gol viziato da fallo e, forse, fuorigioco. Saranno contenti i bookmakers che, in preda ad autentiche visioni, improvvisamente intorno alle ore 13 hanno stabilito, nelle quote, che il Pordenone era l'assoluta favorita della partita di Salerno, pur con 10 punti in meno a cospetto della prima della classe. Anche questo resterà un mistero in una giornata che ha fatto spazientire anche il più tranquillo tra i tifosi, al punto che i soliti tentativi di destabilizzazione degli anonimi del nulla sono stati respinti al mittente e zittiti. Finalmente, verrebbe da dire. Ad ogni modo ci aspettiamo due segnali: uno stop a Rapuano (ma forse non ci sarà) e una presa di posizione della proprietà. Il silenzio stampa post partita ci può stare, perchè parlare a caldo con tanta rabbia in corpo poteva peggiorare la situazione. Domani, invece, la proprietà dovrà tutelare quei tantissimi tifosi che sono amareggiati e non credono più in questo sport: un dossier, una protesta, un comunicato ufficiale, come accade dappertutto dopo torti del genere. Certo, non serve a nulla. Ma si dà almeno l'idea di non assistere passivamente a questo spettacolo triste.

E ci vorrebbe anche uno scatto d'orgoglio per caricarsi in vista dello scontro diretto del 17 e per dare una risposta a questa classe arbitrale così ostile. Come? Mettendo mano al portafoglio per garantire 4 innesti di spessore. Benissimo Coulibaly, ma non basta a centrocampo. Schiavone e Dziczek sono troppo discontinui e serve un altro elemento di qualità, A sinistra si cercherà un titolare (Pajac tutt'altro che certo di venire), occhio anche all'attaccante per mettere fiato sul collo ad un Tutino che sembra aver perso la vena realizzativa del primo mese e mezzo. Se poi recupererà Lombardi si potrà parlare davvero di una Salernitana quasi alla pari delle altre. Se invece ci si accontentasse del "Minala" di turno, nessuno si lamenti se gli scettici accuseranno la proprietà di non voler fare il grande salto: in fondo siamo ancora secondi, con il primo posto alla portata (l'Empoli ha un calendario di fuoco) e un gruppo che segue alla lettera il suo bravo allenatore. Non rinforzarsi in tempo utile vanificherebbe il miracolo sportivo di Castori e dei suoi ragazzi. Che, oggi, hanno guadagnato l'applauso di tutti a prescindere dallo 0-2 targato Rapuano. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 04 gennaio 2021 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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