Assodato che Luca Ranieri non ha ricevuto alcuna minaccia nè intimidazione come, d'altronde, abbiamo sottolineato a più riprese pur pubblicando integralmente la nota ufficiale del'agente, ci si interroga ora sulle vere cause di un dietrofront per certi aspetti clamoroso e che ha animato ulteriormente la torcida granata. "Non passi a livello nazionale il messaggio di un pubblico violento. Temevo avessimo fatto tanti passi indietro, ma ho parlato personalmente con il procuratore e mi ha confermato che non ci sono state minacce" ha scritto ieri il presidente del CCSC Riccardo Santoro sulla propria pagina facebook. Di certo c'è che non capita tutti i giorni che un professionista, tra l'altro Nazionale Under21, lasci una squadra appena 48 ore dopo essere arrivato in città spiazzando anche una società che, pur di assicurarsene le prestazioni, era arrivata fino alla sede della Fiorentina per sbloccare una trattativa complessa. Qual è, dunque, la verità? Nessun colloquio con Castori, nè paura di non essere titolare: da questo punto di vista è arrivata una secca smentita. Il giocatore ha semplicemente avvertito il clima di sfiducia dell'ambiente nei confronti della proprietà e, dopo aver vissuto le macchine incendiate a Foggia e le contestazioni molto dure di Ascoli, ha preferito fare un passo indietro trattando con club meno seguiti da tifosi e media. Una scelta discutibile, ma comunque da rispettare. Se proprio doveva succedere...meglio adesso che tra qualche settimana. Nessuna minaccia, nessuna intimidazione, nessun ricatto. Ma certo è che, per un atleta, leggere centinaia di commenti in privato che lo invitano ad andare via non deve essere una cosa semplicissima...

Sezione: Esclusive TS / Data: Lun 14 settembre 2020 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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