Un fulmine a ciel sereno agita la tifoseria granata. La notizia è tale da andare a dormire con una legittima preoccupazione. I fatti sono noti a tutti: "Avvalendosi delle fatture di vendita dei giocatori ceduti dalla 'U.S. Salernitana 1919 srl', i dirigenti della Lazio indicavano nelle dichiarazioni dei redditi annuali elementi passivi fittizi (costi "gonfiati"), nonché facevano figurare nei bilanci societari i rispettivi valori di acquisto spropositati dei calciatori, cosi falsando il valore del patrimonio della società sportiva". La documentazione acquisita oggi riguarda la compravendita dei calciatori Sprocati, Casasola, Marino, Cicerelli, Novella, Morrone, Akpa Akpro, in cui "possa rinvenirsi documentazione contabile ed extracontabile attinente le medesime cessioni, relativa alle trattative precontrattuali, agli accordi e contratti sottoscritti tra le due società, ai patti intercorsi tra le società ed i singoli calciatori", e si ipotizza "plusvalenze fittizie e false fatturazioni con conseguenti delitti di false comunicazioni sociali". 

Chiariamo subito due aspetti. Il primo: tutti sono innocenti fino a prova contraria, siamo soltanto all'inizio di una indagine lunga e complessa e fare ipotesi di qualunque genere rischierebbe soltanto di creare confusione. Il secondo: il cambio di proprietà, qualora si accertassero i reati di cui sopra, non esonererebbe la Salernitana da eventuali, malaugurate e ad ora improbabili sanzioni. Iervolino, i dirigenti, gli amministratori e tutti i tesserati granata non potranno essere deferiti in alcun caso e sarebbero pronti a costituirsi come parte lesa chiedendo i danni, ma la Salernitana come squadra è la continuità sportiva di quella capitanata da Lotito fino al luglio 2021 e poi ceduta tramite trust cinque mesi dopo per 10 milioni di euro. Si parla di "continuità del soggetto giuridico". Poco fa è arrivata la nota della Lazio: "Siamo una casa di cristallo nella quale tutti i documenti sono a posto e sempre a disposizione di tutte le Autorità. Ci siamo sempre attenuti, nel nostro operato, ad un’ottica di leale e totale cooperazione e, quindi, qualsiasi documentazione ci fosse stata richiesta sarebbe stata da noi immediatamente consegnata. Nutriamo comunque il massimo rispetto per la Magistratura e confidiamo pertanto di fugare celermente qualsiasi equivoco o dubbio in relazione alle ipotesi di contestate". Poi le parole dell'avvocato Gentile: "Questa è la coda di tutte le altre indagini dello stesso tipo a partire da quella della Procura di Torino e delle altre procure. Si dice che la Salernitana avrebbe sovraffatturato il valore di questi calciatori, e la Lazio avrebbe emesso fatture false inserendole nel bilancio. Abbiamo consegnato tutta la documentazione richiesta, relativa a queste fatture e ai calciatori coinvolti, i contratti, quelli federali e privati, i mezzi di pagamento e le rendicontazioni della stanza di compensazione della Lega che dimostrano quello che è stato pagato, quando e a chi. Il pagamento delle somme è assolutamente indiscutibile. Aspettiamo che la Finanza mandi il rapporto alla procura e poi andremo dal pm a spiegare".

Al momento la Salernitana preferisce non esprimersi pubblicamente per vie ufficiali, ma autorevoli voci "ufficiose" autorizzano a riferire che il club è sereno, ha messo a disposizione della Guardia di Finanza la documentazione richiesta ed è stata chiamato a fornire certificazione  aggiuntiva riferita alle modalità di pagamento di Akpa Akpro, cui contratto è stato ereditato dalla vecchia gestione. I pagamenti sono arrivati nei tempi e nei modi previsti, con tanto di fatture annesse. Sembra trasparente anche la situazione che riguarda Sprocati, poi acquistato dal Parma per la stessa cifra per la quale la Lazio lo rilevò dalla Salernitana. L'amministratore delegato Milan ha comunque tranquillizzato diversi tifosi che lo hanno contattato privatamente, mentre l'avvocato Fimmanò, al termine di una riunione interlocutoria con i suoi collaboratori e dopo un breve confronto telefonico con Iervolino, ritiene sia necessario concentrarsi esclusivamente sul rettangolo verde e che i tempi delle indagini sono tali da immaginare che qualunque provvedimento - assoluzione compresa- riguarderà la prossima stagione sportiva e non quella attuale. "Non ci sono elementi per spiegare o dire nulla, allo stato attuale è solo una acquisizione di documenti perchè si tratta di due società che avevano lo stesso proprietario. Quando e se contesteranno qualcosa ne riparleremo". Tra gli indagati ci sono Claudio Lotito e l'ex ds Angelo Fabiani che, nelle prossime ore, sarà ascoltato dalle autorità competenti al pari del dottor Corradi e dell'ex amministratore unico Marchetti. Possibile che vengano interpellati, come persone informate dei fatti, anche i due trustee che stilarono relazioni dettagliate sui conti,sui bilanci e sulle varie operazioni di mercato condotte dalla vecchia proprietà. Ricordiamo che, all'atto di accettazione del trust, CoviSoc, FIGC e vari organismi sportivi ebbero il compito di verificare che tutto fosse in regola  e ci fu un approfondito studio delle carte a disposizione, dalle quali non emerse nulla. Non risultano nell'elenco degli indagati il co-patron Marco Mezzaroma (che deteneva il 50% delle quote) nè Enrico Lotito, sulla carta il vero presidente della Salernitana.

"Ma cosa rischiamo?" è la domanda-tormentone - del tutto legittima - dei tifosi, preoccupati e arrabbiati per quanto sta accadendo. C'è chi vede analogie con quanto accaduto alla Juventus, il caso è simile ma non uguale. Le somme oggetto del contendere non sono tali da incidere su un bilancio, aggiunge Gentile: "Se questo caso è come quello che ha visto la Juventus penalizzata di 15 punti? Abbiamo valori molto diversi e modestissimi che non sono quelli che sanano un bilancio e consentono a una società di andare in perdite da decapitalizzazione. Parliamo di somme modestissime, tutti giocatori giovani che non avevano grande valore di mercato. Siamo certi che dimostreremo che si tratta di operazioni reali". Di certo c'è che l'indagine, avviata dalla Questura di Tivoli, riguardava inizialmente solo Roma e Lazio (non a caso nel comunicato delle autorità competenti si parla di "operazioni tra due società circa il trasferimento di calciatori) e, successivamente, è stata estesa alla Salernitana perchè, all'epoca dei fatti contestati, era guidata dallo stesso presidente. "State tranquillissimi" ha ribadito Milan pochi minuti fa, mentre la società ricorda che il principale reato su cui si sta lavorando riguarda "false comunicazioni sociali", per il quale non si andrebbe oltre una sanzione di tipo amministrativo. Alle autorità competenti il compito di fare chiarezza, alla stampa locale e nazionale quello di riportare i fatti affidandosi a esperti del settore e non agli avvocati dei social. Lo si deve ai tifosi che, a prescindere da come andrà a finire, sono parte lesa e vorrebbero parlare di calcio e non di tribunali e questioni giuridiche. Guai a fasciarsi la testa in anticipo o a ipotizzare scenari sportivamente parlando drammatici che la Salernitana, ad oggi, esclude categoricamente.

Sezione: Esclusive TS / Data: Mer 05 aprile 2023 alle 23:50
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print