"Ricordate il film Benvenuti al Sud? Mentre lo guardavo mi sono identificato nei personaggi. Nel 2004 ero stato all'Arechi da avversario, quando si è prospettata la possibilità di firmare per la Salernitana ero consapevole che il calore delle piazze meridionali è totalmente diverso da quello del Nord. Ne momenti belli c'è un entusiasmo devastante che ti travolge, però quando le cose vanno male c'è il rovescio della medaglia e devi convivere  con delle pressioni non indifferenti. Però è vero, alla fine ho pianto due volte: quando sono arrivato e quando me ne sono andato. E' stata un'avventura intensissima, sono successe un sacco di cose e i risultati del campo sono stati altalenanti. Prima la semifinale playoff, poi il progetto della Salernitana ai salernitani che fu stravolto in corso d'opera, poi ancora la vittoria del campionato. Fu un peccato non essere a disposizione per la gara decisiva col Pescara, in uno stadio da 30000 spettatori. In B ci salvammo con un po' di fatica, dispiace ancora aver chiuso l'esperienza in granata con una retrocessione. Fa piacere, tuttavia, aver mantenuto un ottimo rapporto con la piazza, soprattutto quando sono andato via ho ricevuto tante manifestazioni d'affetto e questo significa che, con tutti i miei limiti, sono riuscito a lasciare qualcosa, a dimostrare il mio attaccamento e la voglia di lasciare il campo con la maglia sudata come chiedeva la curva". Così Evans Soligo, ex capitano della Salernitana, intervenuto a Pressing Room Granata.

Sezione: Esclusive TS / Data: Mer 09 novembre 2022 alle 16:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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