In queste ore stanno emergendo una serie di dettagli che spiegano come mai la Salernitana abbia deciso di non intervenire a gennaio nel reparto offensivo. Secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, nelle ultimissime battute la Cremonese aveva fatto una offerta sostanziosa per Lamin Jallow e successivamente aveva messo sul tavolo delle trattative uno tra Fabio Ceravolo e Daniel Ciofani. Alla base del no secco del direttore generale Angelo Fabiani non solo l’età e lo scarso rendimento del girone d’andata ma anche e soprattutto i rifiuti estivi di entrambi. Scelta dunque di principio oltre che tecnica. Assolutamente condivisibile, come rimarcato da tutti i tifosi di fede granata. Del resto basta spulciare la media voto e realizzativa di entrambi per capire che il tanto bistrattato attacco granata abbia garantito un bottino di punti maggiore. Djuric-Jallow è tandem da 15 gol, reti che diventano 23 in un ipotetico terzetto con Sofiane Kiyine. E’, comunque, palese che la Salernitana a gennaio abbia provato a reperire sul mercato attaccanti di spessore, ma le piste seguite erano impraticabili: Donnarumma era valutato 4 milioni di euro così come Di Carmine, Moncini è stato pagato più o meno la stessa cifra dal Benevento, mentre La Mantia non ha preso in considerazione altre ipotesi che l’Empoli. Prendere tanto per prendere, dunque, non sarebbe servito a nulla, anche perchè è legittimo credere ancora in Giannetti in virtù dell’oneroso investimento estivo.

Sezione: Mercato / Data: Sab 28 marzo 2020 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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