Salvatore Fresi, detto Totò, disputò il primo campionato professionistico con la Salernitana in Serie C1 1993-1994, conquistando la promozione in Serie B. A fine stagione fu convocato in Nazionale Under-21.Dopo un campionato di Serie B in cui la squadra granata arrivò quinta a 5 punti dalla promozione (1994-1995), fu acquistato dall'Inter per 7 miliardi di lire, con cui giocò fino al 1998. Partecipò ai Giochi olimpici di Atlanta nel 1996, vinse la Coppa UEFA nel 1998. Nel 1998-1999 tornò in prestito a Salerno e subì la retrocessione in Serie B. Poi giocò poche partite con l'Inter. Vestì le maglie di Napoli, Bologna (con cui tornò a giocare con regolarità e realizzò 8 gol in 25 presenze). Ingaggiato dalla Juventus, fu utilizzato come riserva; vinse uno scudetto (2002-2003) e due Supercoppe italiane (2002 e 2003). Vestì ancora le maglie di Perugia, Catania e ancora Salernitana, che seguì in C1 dopo il fallimento. Passò alla Battipagliese, in Eccellenza, l'ultima stagione della sua carriera professionistica. Poco dopo, scelse di tornare a giocare a calcio col Paolo Masullo, squadra di Seconda Categoria del salernitano.Campione d'Europa con la nazionale Under-21 nel 1996, conta 17 presenze e una rete nelle file degli azzurrini. Con la selezione olimpica ha preso parte ai Giochi del 1996, ottenendo tre presenze. Durante la sua militanza nell'Inter è stato convocato per tre volte in nazionale A, tra il 1997 e il 1998, senza scendere in campo. Dopo il ritiro Dopo il ritiro dalla carriera da calciatore, si trasferisce a Salerno dove realizza un centro sportivo e una scuola calcio. 

Sezione: News / Data: Ven 14 settembre 2018 alle 18:00
Autore: Antonio Grimaldi
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