La passione non si monetizza: stadi vuoti contro il caro biglietti
 

La Federazione Italiana Sostenitori Squadre Calcio (F.I.S.S.C.) lancia un appello senza precedenti: è giunto il momento di dire basta. Basta all’indifferenza delle istituzioni calcistiche. Basta alla mercificazione del tifoso. Basta al silenzio complice di chi dovrebbe tutelare la cultura sportiva popolare.
Nel 2025, il costo dei settori popolari ha raggiunto livelli insostenibili. Quelli che un tempo erano i cuori pulsanti degli stadi, oggi sono diventati territori proibiti per chi vive il calcio con passione e sacrificio. Le proprietà dei club, la Lega Calcio e la FIGC si sono dimostrate compatte solo quando si è trattato di combattere la pirateria televisiva.

Ma quando si parla di rendere accessibile il calcio a chi lo ama davvero, si voltano dall’altra parte.
Per questo, la F.I.S.S.C. invita tutte le tifoserie — organizzate e non — a disertare i settori ospiti. Non per abbandonare il calcio, ma per difenderlo. Non per rinunciare alla passione, ma per proteggerla da chi la sfrutta come un bancomat.
Ogni biglietto non acquistato è un messaggio chiaro:


“Il tifoso non è un cliente. Il calcio non è un prodotto. La curva è cultura, non consumo.”
Stadi vuoti significano sponsor dubbiosi. Significa riflessione. Significa che il sistema non può più ignorare chi lo tiene in vita. Se il calcio vuole continuare a esistere come fenomeno popolare, deve tornare a parlare con chi lo anima ogni domenica.
L’unione del tifo può fare la differenza. Non è una battaglia contro il calcio. È una battaglia per il calcio.

Sezione: News / Data: Gio 11 settembre 2025 alle 16:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print