«In questa prima parte della stagione dobbiamo portare a casa punti, per il gioco ci sarà tempo. Vorrei ricordare a tutti che abbiamo una rosa completamente nuova, con calciatori arrivati senza preparazione e altri molto strutturati dal punto di vista fisico che hanno bisogno di tempo per ritrovare una condizione ottimale. Quando lo status generale sarà omogeneo vedremo tutta un'altra Salernitana. Io non sono un integralista, quando non c'è la possibilità di giocare in un certo modo dovremo essere bravi a vincere anche le classiche gare sporche». Parole e musica del tecnico della Salernitana Giuseppe Raffaele che, prima della sosta forzata, rassicurava quella parte di tifosi che, pur esultando per la doppia vittoria consecutiva, palesava perplessità sul gioco espresso dalla squadra.

«Bel gioco? Siamo in C, conta combattere su tutti i palloni. Ma avete visto il campo di Cosenza?» aggiungeva Varone. E' chiaro, però, che questi 10 giorni sono serviti anche a lavorare dal punto di vista tattico, con un gruppo che ha acquisito caratteristiche che mancavano nell'ultimo giorno di mercato grazie agli innesti operati da Faggiano e che ora dovrà provare a migliorare sul piano del fraseggio e della proposta offensiva. Per far questo è indispensabile che cresca la fase difensiva, visto che la retroguardia è quella che ha sofferto di più nelle prime tre gare ufficiali mostrando qualche imbarazzo soprattutto a cospetto di elementi rapidi come Mazzocchi. Senza dimenticare quel gol subito in coppa proprio col Sorrento che certificò la necessità di incrementare il lavoro per affinare l'intesa tra tutti i volti nuovi della squadra.

Proprio per questo non sono da escludere novità. Golemic è la certezza. Raffaele stravede per l'ex centrale del Crotone, lo ha gettato nella mischia anche quando non era al top della forma dopo mesi di assenza dal rettangolo verde e gli ha fatto i complimenti pubblicamente dopo la gara del Marulla evidenziando lo spirito battagliero e alcuni salvataggi ritenuti determinanti. I test atletici evidenziano una crescita, se al 100% stiamo parlando di un calciatore ottimo per la categoria. Anche Coppolaro sta migliorando sul piano fisico e si candida per un posto da titolare, lui che certo non è stato preso per recitare il ruolo da comprimario dopo anni da protagonista in cadetteria.

E' bagarre, dunque, per la terza maglia. Matino è un pupillo di Raffaele e ha fatto intravedere buone cose, Anastasio è l'unico "braccetto" che sa anche impostare il gioco dal basso, ora c'è anche Frascatore che è quel jolly che può giocare praticamente dappertutto a prescindere dal modulo. Senza dimenticare che Cabianca ha mostrato ottime cose nel pre-campionato proponendosi anche come terzino destro qualora Raffaele, in futuro, optasse per una difesa a quattro e per un cambio di sistema i gioco. Insomma, piacevoli problemi d'abbondanza. La scelta del terzetto difensivo dipenderà anche dai quinti, visto che sia Frascatore, sia Anastasio possono avanzare il raggio d'azione e agire da esterni. La certezza è che, con un tour de force alle porte, tutti avranno la propria chance. A Donnarumma poi il compito di parare anche qualche critica prematura dimostrando di essere il portiere adatto per una squadra che ha l'obbligo di provare a vincere il campionato senza passare dai playoff.

Sezione: News / Data: Gio 11 settembre 2025 alle 14:30 / Fonte: La Città
Autore: Lorenzo Portanova
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