Salernitana, si riaccende la fiammella della speranza. Nonostante un campionato condotto costantemente nei quartieri bassi della classifica e una serie di limiti tecnici e organizzativi, i granata riescono ad evitare la retrocessione diretta e guadagnano l'accesso allo spareggio col Frosinone. Due squadre che un anno fa affrontavano Inter e Juventus e che oggi rischiano concretamente di partecipare al torneo di Lega Pro.

I campani ringraziano una corregionale che, contrariamente a quanto accaduto in Brescia-Reggiana e Sassuolo-Frosinone, ha ottenuto un risultato positivo con una diretta concorrente: lo 0-0 di una stoica Juve Stabia contro la Sampdoria ha agevolato la prima, piccola impresa della Bersagliera, a sua volta capace di sfatare il tabù trasferta dopo 7 mesi battendo per 0-2 un Cittadella apparso da subito rassegnato e col morale sotto i tacchi. Tra gli artefici del blitz al Tombolato c'è sicuramente il tecnico Pasquale Marino (4 vittorie su 6) che, con coraggio, ha tenuto fuori calciatori di nome e d'esperienza come Verde, Soriano, Adelaide e Cerri puntando su gente che non scendeva in campo da tempo, ma che ha dato un'ottima risposta.

Caligara ha lottato su tutti i palloni, Hrustic ha aperto le danze con una magistrale punizione dai 20 metri, Simy ha segnato il secondo gol nelle ultime tre gare confermandosi capocannoniere della squadra. Unica nota stonata quel Franco Tongya convincente soltanto nell'era Martusciello e che, a fine primo tempo, si è divorato un gol clamoroso a tu per tu con Kastrati. Ed è anche la vittoria della vecchia guardia. Perchè Ferrari ha giganteggiato in difesa, Ruggeri ha confermato di essere un giovane di personalità e in costante crescita e Amatucci, pur in condizioni fisiche precarie, ha stretto i denti lottando su ogni pallone con l'autorevolezza del veterano.

Ed è stato bello rivedere quello spirito di gruppo che spesso è mancato durante il percorso. Si è davvero sulla buona strada se Gentile, Jaroszynski e Tello (poco impiegati in campionato) corre con entusiasmo e senso d'appartenenza sotto la curva dopo un gol. Segnale evidente di una squadra che non vuole retrocedere e che ora proverà a sfruttare il fattore Arechi per aggiudicarsi il primo round.

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Sezione: News / Data: Mer 14 maggio 2025 alle 16:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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