La Sicilia nel destino. Quei biglietti non emessi per la trasferta di Trapani, e da lì la presa di coscienza d’un incubo che ritornava: il Daspo di gruppo per la trasferta del 28 dicembre 2017 a Palermo. La settimana nera del tifo salernitano si chiude di nuovo sull’isola, dove stasera non potranno esserci i 35 supporters che avevano gioito per la vittoria al Tar, essendosi visti revocare il provvedimento di Divieto d’accesso a manifestazioni sportive, salvo poi incassare la sospensione dell’esecutività di quella sentenza loro favorevole, impugnata da Questura di Palermo e Ministero dell’Interno, con un’ordinanza del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione siciliana. I sostenitori granata, ovviamente, non ci stanno. E sono pronti a entrare nel merito, preparando la loro strategia (altro tempo che passa, altre spese legali, altra odissea). Lo fanno richiamando la «Costituzione», la «responsabilità personale», i principi d’uno «Stato di diritto» che ritengono calpestato davanti a un’interpretazione da «nessun colpevole, dunque tutti colpevoli». Nelle piazze virtuali dei social e in quelle reali della città s’è alzata l’onda di protesta. «La battaglia della libertà sarà vinta», è la locandina che circola con il logo del Nucleo Storico, uno dei gruppi che aveva suoi esponenti su quel pullman in cui furono sostanzialmente trovate delle torce (dalla vendita libera in commercio).

Il Centro Storico, altra sigla promotrice del bus finito nella bufera giudiziaria, attraverso la pagina Facebook “La voce della salernitanità” ha diffuso un volantino in cui si parla di «sdegno, rabbia e amarezza nei confronti di una giustizia che di giusto non ha niente». Tanti gli striscioni affissi in vari angoli del capoluogo e della provincia. L’eco del provvedimento a carico degli ultras della Salernitana è stata addirittura internazionale: «Curva Sud Siberiano, ovunque sarai ti seguirò. Diffidati liberi», hanno scritto gli Uge dello Schalke 04, uniti in gemellaggio al popolo granata, durante la gara della Bundesliga tedesca vinta per 2-1 sul Mainz a Gelsenkirchen e trasmessa in diretta venerdì sera su Sky Sport. I tempi dell’udienza di merito non sono ancora noti. Nel mentre in 35 dovranno restare senza stadio e con la mannaia d’un provvedimento che ferisce la passione - e non solo - di tante persone, ciascuna con le sue storie. Quella d’una giovane madre presente sul bus è stata raccontata sui social nei giorni scorsi, con un post carico d’amarezza, dal suo compagno: l’angosciante narrazione della mortificazione d’una ragazza in dolce attesa eppure costretta a firmare per tre volte in Questura in occasione d’ogni partita della Salernitana. Dovrà ricominciare a farlo anche adesso ch’è da poco diventata mamma. La sua colpa? Aver viaggiato su quel pullman “senza colpevoli”

Sezione: News / Data: Lun 23 settembre 2019 alle 19:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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